Sentenza Juve/ E la lealtà sportiva del Napoli?

Grandi esperti di ogni colore stanno spiegando in TV e sui giornali la penalizzazione alla Juve come se la Juve fosse stata l’ unica a usare le plusvalenze per coprire i debiti mentre i virtuosi con i conti in ordine sarebbero Inter, Milan e Napoli. Secondo la sentenza sportiva una certa condotta, che è prassi comune, è reato (sportivo) solo se sei intercettato. E sei intercettato solo se sei quotato in borsa. L’ Inter vinse il campionato tre anni fa e le plusvalenze le ha fatte nel 2018/19 per Casadei e Pinamonti.

Ma il caso sul quale soffermarsi è il Napoli di De Laurentiis, rinviato a giudizio per la operazione Osimhen. Su questa transazione indaga la magistratura francese. Osimhen venne acquistato per 52 milioni cash integrati poi dalla cessione del portiere Orestis Karnesiz ( che ha smesso a giugno dopo aver giocato con il Lilla) e di 3 giocatori della Primavera di allora, di fatto mai impiegati dal club francese: Luigi Liguori ( ora in Eccellenza com il Casoria), Claudio Manzi (Turris in C), e Ciro Palmieri ( Nola in D), iscritti a bilancio alla cifra di 21,3 milioni.

Una cifra di plusvalenza che la procura federale aveva ritenuto molto sospetta pur sbattendo sul muro dell’ impossibilità di stabilire il valore oggettivo di un calciatore. Ora, dunque, acquistare Osimhen in questo modo non vuol dire falsare il campionato e venire meno alla lealtà sportiva?