Ci vorrebbe Sorrentino per raccontare la vita emotiva di Marta Fascina

Se a Paolo Sorrentino non gli fosse presa questa fissa di essere il nuovo Fellini, potrebbe fare il nuovo “Divo” raccontando la vita di Marta Fascina, 34 anni. Naturalmente qualcuno si guardera’ bene dall’affrontare questo tema per non incorrere nell’ira funesta delle femministe che ormai, e non solo in Italia, sono i nuovi gendarmi del politicamente corretto. Se racconti la storia di Marta, la moglie morganatica di B., dall’inizio sino all’occupazione di villa S. Martino e all’incasso di 100 milioni di euro, ti metteranno all’indice come se avessi chiamato uno “negro”, avessi malmenato un handicappato, o difeso il femminicidio. La deputata di Forza Italia, dal 23 marzo 2018 deputata alla Camera, è rimasta al fianco dell’ex cavaliere (con cui ebbe un “non matrimonio” senza valore legale nel 2022) nei suoi ultimi anni di vita e, oltre ai 100 milioni ricevuti in eredità, ha sempre goduto della riconoscenza della famiglia Berlusconi. Si dice che finora goda della protezione di Marina e invece al figlio Pier Silvio non vada a genio.

Chi è Marta Fascina è presto detto: una ragazza nata in Calabria che, come molte ragazze, si realizza a Milano, scrive un’altra miracolata, Hoara Borselli, ex moglie di Zenga nonche’ aspirante soubrette e attrice ora riciclata come giornalista su Retequattro e sul Giornale. Non vorrei svicolare ma siccome Dio li fa e poi l’accoppia leggete cosa scrive Borselli piegata davanti a Fascina:

Si innamora da adolescente della politica e di Silvio Berlusconi e lo conosce già da ragazzina, si fa strada e arriva in Parlamento a 28 anni. L’onorevole Fascina quando parla di Berlusconi si illumina. Divisa tra la gioia di avere vissuto con lui e il dolore per la perdita. Tra tutti i parlamentari della Repubblica, è certamente la più riservata però, a quasi un anno dalla morte del Cavaliere, ha accettato di parlare con il Giornale. Ci ha raccontato, senza nascondersi, chi è lei e chi era davvero Berlusconi: un uomo capace di offrire l’altra guancia.

Meno male che a noi calabresi Marta neanche ci calcola pur essendo nata a Melito Porto Salvo che è un piccolo comune di 10 mila abitanti a sud-est di Reggio Calabria, dove sorge su una collina a 85 metri s.l.m., detta colle Calvario, che digrada dolcemente verso il Mar Ionio. Leggete

Onorevole, lei è nata in Calabria, ha studiato a Napoli e poi a Roma, poi il giornalismo e il Milan. Si sente calabrese, napoletana, romana o milanese?

«Una domanda che mi mette un po’ in difficoltà. Napoli è la terra dove sono cresciuta e di cui ho sempre apprezzato i colori, la musica, le tradizioni. Milano invece è stata la città del mio Silvio, della mia squadra del cuore, la città che mi ha accolta e fatto sentire a casa».

Nasce il 9 gennaio 1990 a Melito di Porto Salvo ma cresce a Portici. In seguito, si trasferisce a Napoli e, terminate le scuole superiori, si laurea in lettere e filosofia presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Dopo la laurea, diventa giornalista, seppur brevemente, collaborando con diverse testate giornalistiche (tra cui il Giornale) e ricoprendo il ruolo di addetta stampa. In seguito, viene chiamata a svolgere il ruolo di addetta stampa e specialista delle relazioni pubbliche per l’ufficio stampa della società calcistica del Milan, trasferendosi a Milano e conoscendo l’allora amministratore delegato rossonero Adriano Galliani. Vi ho gia’ detto che Dio li fa e poi li accoppia? Aderisce al Popolo della Libertà e alle elezioni comunali del 2013 viene candidata al consiglio comunale di Portici, ma ottiene solo 58 preferenze e non viene eletta. Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del PdL, aderisce alla rinata Forza Italia. Alle elezioni politiche del 2018, su impulso di Silvio Berlusconi, viene candidata ed eletta alla Camera dei deputati nel collegio plurinominale Campania 1 tra le liste di Forza Italia. Secondo alcune ricostruzioni, parzialmente confermate dall’ex coordinatore regionale di Forza Italia in Campania Domenico De Siano, avrebbe preso il posto che sarebbe dovuto toccare all’ex ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo (non rieletta in Parlamento). Inoltre Carlo Aveta, figura di spicco del centro-destra a Portici, protesta su Facebook con Berlusconi per questo fatto: “Portici avrà il suo deputato, una ventottenne che Forza Italia ha blindato in ben due listini al proporzionale, come se fosse un big nazionale, dall’alto delle sue 58 preferenze raccolte alle comunali del 2013 con il Popolo della Libertà”.Nel corso della XVIII legislatura, oltre ad essere componente e segretaria della 4ª Commissione Difesa della Camera, si distingue, secondo l’associazione Openpolis, per uno scarso indice di produttività nell’attività parlamentare (solo 2 proposte di legge presentate da prima firmataria) ed un’elevata assenza a Montecitorio (74% al 2022), non partecipando alle sedute per approvare i delicati provvedimenti relativi all’emergenza coronavirus.

Grazie a Galliani Grazie a Galliani, viene inserita nel cerchio magico berlusconiano, e negli anni riesce a ritagliarsi un ruolo sempre più apicale all’interno di Forza Italia, partecipando, al fianco di Berlusconi, a diversi vertici insieme a personalità di spicco quali Licia Ronzulli, Antonio Tajani, Anna Maria Bernini e Paolo Barelli. Il 24 luglio 2022 Renato Brunetta a Mezz’ora in più la cita dopo che la deputata lo aveva definito un traditore per aver lasciato Forza Italia (in seguito al ruolo del partito nella caduta del governo di Mario Draghi) e aveva ironizzato sulla sua bassa statura. La Fascina infatti aveva pubblicato sul suo profilo Instagram un post con scritto “Roma non premia i traditori”, accompagnata dal brano di Fabrizio De André Un giudice, che racconta la storia di un nano che da oggetto di prese in giro, armato di perseveranza, si laurea e diventa un giudice. Brunetta ironizzò sull’accaduto, affermando che le esternazioni di Fascina gli permettevano di poter finalmente parlare in pubblico delle difficoltà legate al proprio aspetto fisico.

Grazie a Micciche’
Alle elezioni politiche anticipate del 2022 Fascina viene ricandidata alla Camera nel collegio uninominale Sicilia 1 – 06 (Marsala), adottata dal potente Gianfranco Micciche’, oltreché che in altri collegi plurinominali in Lombardia e Campania, venendo eletta, senza mai mettere piede in Sicilia, nell’uninominale con il 35,98% dei voti. Nella XIX legislatura ricopre nuovamente l’incarico di segretaria della 4ª Commissione Difesa. Durante la formazione del governo Meloni, Fascina determina le nomine di Matteo Perego di Cremnago e Tullio Ferrante, ritenuti vicini a lei, come sottosegretari rispettivamente alla Difesa e al MIT.

La promessa d’amore
Il 19 marzo 2022 la coppia B.-Fascina ha celebrato la propria unione in un evento privato tenutosi presso Villa Gernetto a Lesmo (MB); l’occasione, definita dai media “promessa d’amore” o “non matrimonio”, avvenne alla presenza del fratello dell’ex premier, Paolo Berlusconi, dei suoi figli (tranne Pier Silvio) e nipoti, nonché di persone a lui vicine (tra gli altri Gianni Letta, Marcello Dell’Utri, Fedele Confalonieri, Alberto Zangrillo, Antonio Tajani, Vittorio Sgarbi, Adriano Galliani), del dirigente leghista Matteo Salvini e di diversi parlamentari forzisti. Lo stesso Berlusconi, in una nota, sottolineò come la circostanza fosse priva di valore legale. All’apertura del testamento olografo di Silvio Berlusconi, nei primi giorni di luglio 2023, emerse come nell’ultimo dei tre fogli che costituivano il documento, l’ex Presidente del Consiglio avesse disposto una donazione a titolo di legato di 100 milioni di euro a beneficio dell’ultima compagna. Questo foglio, a differenza degli altri due, era stato per qualche tempo custodito dalla stessa Fascina, per poi essere consegnato al notaio milanese che aveva già in custodia le restanti pagine.

Hoara Borselli=Perché si trasferì a Milano? Come è iniziata la sua passione politica?

«Come ho detto più volte, la mia passione nasce con Silvio. Ero al liceo, avevo 14 anni e la sua leadership coinvolgente e trascinatrice mi aveva stregato. I suoi ideali e i suoi programmi di modernizzazione dell’Italia, il suo modo di comunicarli, mi entusiasmavano. Ero affascinata e sedotta dalla figura di Silvio e dal suo contributo imprenditoriale e politico al nostro Paese. Lo seguivo ovunque, in tutte le sue manifestazioni».

Berlusconi è venuto a mancare da quasi un anno. Onorevole Fascina, come ha vissuto questo anno?

«Mi hanno portato via la felicità. Mi hanno strappato il cuore. Non è stato un anno vissuto, è stata mera sopravvivenza. Un lutto così terribile non si supera, si convive con esso. Peraltro ieri ricorreva un anno da quando rientravamo a casa dopo il lunghissimo ricovero in ospedale ed eravamo felici pensando di esserci lasciati il peggio alle spalle».

Nilde Iotti subì molti pregiudizi e ostilità perché era la compagna di Togliatti. È successo anche a lei con Berlusconi?

«Sì il pregiudizio è stato un elemento che ha sempre accompagnato la mia storia con Silvio e per certi versi ancora non mi abbandona. Ma lui mi ha insegnato ad avere una certa flessibilità rispetto alle cattiverie gratuite. L’amore ed il sorriso sono l’arma più forte contro l’odio e l’invidia».

Non so se avete visto un film del 2023 su Priscilla Presley, la moglie di Elvis. E’ un film di Sofia Coppola che la regista ha definito ” un viaggio nella vita emotiva di una donna. Elvis e’ solo un personaggio secondario”. Ecco, la storia di una quattordicenne meridionale che al liceo prende una passione per B., 18 anni dopo accetta di sposarlo per finta e per una unione di 5 anni prende 100 milioni di eredita’, 20 mil all’anno, e’ una grande storia emotiva che solo un artista-psicanalista puo’ illustrare e narrare al grande pubblico. Ma lo dico perche’ questa donna alla quale hanno strappato il cuore ed e’ vittima di pregiudizio merita ben piu’ che una Hoara Borselli che ce la racconti.