Allegri l’azzardo di John Elkann

John Elkann e la moglie Lavinia in versione Lapo

Quando vedo qualche foto di John Elkann (JE) con maglioncini leopardati o piumini rosa, capisco come finiscono le grandi famiglie se la linea di successione non è preparata bene. Perso Marchionne che salvò la Fiat dal fallimento, lasciato andar via un altro fuoriclasse che è Luca de Meo (ora capo della Renault), JE ha cominciato a diversificare e fare finanza.

Le aziende non gli interessano, ma solo borsa e dividendi. La Fiat l’ha chiusa dentro la Peugeot, ama l’industria del lusso (come i mafiosi ha capito che non falliscono mai), i due giornali italiani rimastigli (Repubblica e Stampa) vendono insieme appena quanto il Corsera di Cairo (Scalfari dove sei?), insomma ormai si disfa di tutto quello che non sa governare. Lo stesso farà della Juve che dopo tre anni con Allegri è al punto più basso della sua storia calcistica. Perchè? Perchè ormai la Juve s’identifica con Allegri. Il salto storico è stato il seguente: la Juve di Agnelli, di Sivori, di Lippi, di Platini o di Zidane, è diventata la juve di Allegri. Capite la parabola?

Una squadra (non allenata) che esprime il gioco più brutto del mondo, una roba inguardabile che da lassù l’Avvocato (amante del bello) sono sicuro disprezza: non riescono a fare 3 (tre) passaggi di fila in avanti; ogni giocatore che scende in campo non sa proprio cosa fare. La colpa è di JE che è stato capace di assumere Calvo (come dirigente) e Giuntoli (come dirigente sportivo) e subito dopo li ha delegittimati imponendo loro la riconferma di Allegri, che dopo due anni penosi (pieni di alibi e scuse) ha quindi consolidato il suo enorme potere (al costo di 9 ml all’anno per 4 anni) rendendo soprammobili sia Calvo che Giuntoli.

L’Allegri-bis non ha arricchito la bacheca. La sua % di partite vinte (il 55%) è la più bassa del decennio. Pirlo e Sarri erano sul 65%. La difesa ha subito 137 goal in 139 partite, 1 a partita,quest’anno l’attacco con 43 reti segnate è il record negativo con l’annata 2010-11. In Champions lo scoerso anno la Juve ha perso 5 volte su 6 nel girone eliminatorio, mai capitato nella storia juventina. Non succedeva dal febbraio-marzo 1993 che la Juve subisse almeno 2 reti per 4 partite consecutive di campionato. Dopo oltre 33 anni, dal 20/1/1991, il Genoa esce da casa Juve senza subire goal. Insomma, per comparare i risultati di Allegri-Bis occorre ricorrere a Del Neri e Zaccheroni.

Francesco Calvo, dg Juventus

Nella Juve non funziona più la catena di comando, che è essenziale in qualsiasi impresa. Quando ciò succede avviene quello che è sotto gli occhi di tutti: Scanavino, Calvo e Giuntoli ora guardano e non intervengono, lasciano adesso che Allegri si assuma tutte le responsabilità di questa caduta libera, sette punti in 8 partite vincendone solo una (nel recupero con Rugani sul Frosinone). Confermato da JE, tocca ad Allegri portare la squadra in Champions; se si rischia di non andarci (cioè il fallimento), essi pensano, che corra ai ripari JE.

Cristiano Giuntoli, ds Juventus

Se lo sostituissero oggi, Calvo e Giuntoli si assumerebbero loro il rischio nel mentre toglierebbero le castagne del fuoco ad Allegri, ormai visibilmente fuori di testa (“mi faccia una domanda più intelligente…voi giornalisti dovete fare domande, non capire”). Mentre un Sarri è capace di dare le dimissioni e togliere il disturbo, Allegri pretende finanche dalla Juve dopo tre anni ridicoli che gli rinnovino il ricco quadriennale che un altro presidente, fuori di testa perchè era un tifoso, Andrea Agnelli, gli aveva elargito.

In cambio sta offrendo (Allegri2 la vendetta) ai tifosi che vanno allo stadio o guardano la tv uno spettacolo penoso ineguagliabile. La squadra non è allenata, non ha una sua organizzazione (trama, spartito) nella quale i singoli possano offrire il meglio di sè. E’ una squadra lunga e larga che ha poche somiglianze con altre compagini europee. Per giunta, novello Re Mida al contrario, Allegri non valorizza nessun giocatore, al contrario deprezza tutti, si vedano Chiesa, Vlahovic, Yildiz, Bremer. L’allenatore bravo è quello che aumenta il valore della rosa, i giocatori della Juve sono costati molto ma non vuole comprarli nessuno.

Sulle sue spalle il rischio di perdere la Champions, se non ricomincia a vincere. Ma se JE lo ha voluto e ce lo ha imposto, adesso solo a lui spetta di battere un colpo per liberarci di un ex allenatore che dopo la Juve non troverà più una squadra da allenare.

Cosa ci sta a fare un ds come Giuntoli, al quale hanno fatto un contratto quinquennale, in questa Juve senza catena di comando? Il ds in una squadra, essendo il capo dell’area sportiva, deve scegliere l’allenatore, tutto qui. Nella Juve per colpa del proprietario un semplice dipendente ormai “comanda” su tutti e, dopo 3 anni, si avvicina quel disastro che JE era sicuro di scongiurare. Allegri e JE: simul stabunt simul cadunt.

Il 27/9/23 su questo blog ho scritto “Juve/ una rosa di giocatori strapagati”, che prefigurava quello che sta succedendo. Non occorreva essere un mago dopo due anni per capire come sarebbe andato il terzo.