LAMEZIA/I paesani vogliono tutto sotto il naso

Perchè Lamezia ancora nel 2020 è un paesello e non una città? Lo si capisce da un solo elemento. Quelli del paesello sono abituati a vivere in uno spazio ristretto dove c’è tutto a portata di mano, la chiesa, il bar, il corso, la scuola, il negozio. E’ chiaro che anche la festa patronale si svolge lì. In una città si è abituati a spostarsi, per forza, con ogni mezzo. I lametini hanno il cinema a 10 minuti ma per loro è lontano perchè devono prendere l’auto e i paesani lo vogliono sotto casa. Questa mentalità spiega perchè tutto, dai comizi elettorali alle feste agli eventi debba svolgersi sul corso. Organizzi una maratona? Deve partire e finire sul corso. Vuoi vendere oggetti antichi, propagandare qualcosa? Lo devi fare sul corso perchè là va la gente. Pertanto i parchi non si possono utilizzare e finanche piazza della Repubblica ci sembra fuori mano. Si potrebbe togliere la vasca e fare di piazza Mercato vecchio una grande piazza, si potrebbero fare immensi parcheggi (come Catanzaro e Cosenza) alla stazione di Nicastro e di Sambiase e fare del nostro centro storico, dal Duomo a viale Stazione, la più bella isola pedonale della Calabria con negozi, pub, ristoranti. Ma superare la mentalità paesana che ho descritto è impresa che forse compiranno i bimbi che nascono in questi giorni. I lametini adulti di oggi vogliono tutto sotto il naso, e vogliono usare l’auto solo per girovagare dentro Nicastro e Sambiase. Non a caso il “m’incrisci” è la risposta tipica a chi chiede di muoversi: andiamo al cinema ai 2 Mari? M’incrisci. Infatti ai 2 Mari ci vanno solo persone dei paesi vicini e non lametini, i quali si lamentano di non avere il cinema. In compenso, l’università sotto casa non l’abbiamo voluta perchè noi (al contrario di Reggio, Catanzaro e Cosenza) dovevamo andare a studiare fuori Calabria (vuoi mettere?).