Domani conosceremo il vero prezzo del rancore

Tutto cominciò il 4 dicembre 2016 quando il 60% degli italiani respinse la proposta di riforma costituzionale e l’Italicum come sistema elettorale. La modernizzazione del sistema politico italiano venne respinta ed il contraccolpo (con gli effetti ulteriori) lo si avvertirà domani mattina quando vedremo all’opera il Rosatellum, un sistema elettorale che come il porcellum, ha un solo scopo: evitare che ci siano sconfitti. Naturalmente sarà compito degli storici spiegare come e perchè la riforma Renzi sia stata cassata dal popolo, influenzato da forze politiche che andavano dall’estrema destra all’estrema sinistra. Gli storici ci spiegheranno – non so quando, ma lo faranno – le cause probabili ed eventuali di una sconfitta, quella di Renzi, del pd e del 40% degli elettori, i quali intendevano eliminare il senato, semplificare il processo decisionale, completare il maggioritario. Ad oggi sembra che la paura dell’uomo solo al comando e la paura che quest’uomo fosse Matteo Renzi, abbiano determinato il risultato di far tornare, attraverso una macchina del tempo, l’Italia politica ai decenni del sistema proporzionale, quando i governi duravano poco meno di un anno, erano compositi e venivano formati dopo lunghe ed estenuanti trattative. Proprio quello che l’Italia facente parte dell’UE e con la moneta unica non può permettersi. Così vedremo, per effetto dell’odio nutrito verso un ambizioso uomo politico fiorentino di 43 anni, se l’Italia del 2018 riuscirà nell’impresa titanica di condannare le generazioni future a pagare il prezzo di tanto odio e rancore. Perchè in politica si vince e si perde, ma tutto ha un prezzo e niente è gratis. Per farmi capire basta un solo esempio recente: Chiunque avrebbe condannato Gheddafi e il suo dispotismo. Ma anche la sua caduta ha avuto conseguenze negative che ancora oggi vediamo in Libia. Conseguenze che forse erano prevedibili e da considerare. Ma uno che ragiona con la filosofia del”male minore” mi rendo conto che sia un pazzo per tutti gli estremisti che trovi in giro. Buona fortuna

SABINO CASSESE Tra i candidati, il corpo elettorale (i votanti) dovrà scegliere. Il criterio di questa scelta, dicevano i costituenti americani alla fine del ’700, è «quello di assicurarsi come governanti uomini dotati di molta saggezza per ben discernere, e molta virtù per perseguire il bene comune della società» («Il federalista» n. 57). Uno dei padri fondatori dello Stato italiano, Vittorio Emanuele Orlando, scriveva nel 1889 che l’elezione è «una designazione di capacità», perché l’esercizio delle funzioni pubbliche «spetta ai più capaci».