Juve/5 giorni al licenziamento di Allegri

Cristiano Giuntoli

Il 15 maggio, sant’Isidoro, all’Olimpico di Roma si giochera’ la finale di coppa Italia tra Juve e Atalanta e dunque il giorno dopo Cristiano Giuntoli sara’ libero di liberarci da Allegri. Acciughino non rinuncera’ dopo tre anni di schifo ad un solo euro e quindi dovra’ essere esonerato.

La scusa che le vedove di Allegri accampano e’ la solita: il contesto (o la rosa scarsa, fate voi). Scusa che varrebbe comunque solo per l’anno scorso per la penalizzazione mentre per quest’anno il vantaggio di aver giocato una volta alla settimana non vale (noi camminiamo e gli altri corrono). Ma il contesto, il fuori, le condizioni esterne, sono la scusa che qualsiasi allenatore puo’ accampare. I tifosi, il presidente, gli infortuni, la citta’, possono condizionare i risultati? Certo che si’ ma un allenatore si giudica solo da una cosa, dal valore che crea prima che dai risultati. Se riceve una rosa con il valore 10 e l’anno dopo la rosa vale 20 ha fatto un buon lavoro, al di la’ dei risultati sul campo. Quali giocatori ha valorizzato Allegri durante il suo primo e secondo ciclo alla Juve? Nessuno, i risultati sono stati molto diversi ma un giocatore che allena Allegri non viene mai valorizzato. Li deprezia tutti. Gli arrivano Higuain e Vlahovic o Ronaldo e li costringe a giocare spalle alla porta a centrocampo, come Dybala e Chiesa costretti a far su e giu’ 60 mt per fare un lavoro di raccordo. Il suo problema tattico e’ che costringe l’intera squadra a giocare dietro la palla ma con una linea difensiva troppo bassa, sistemata sul limite della nostra area di rigore. Non e’ che il Manchester city, il Liverpool o il Real non giochino mai a difendersi bassi ma la caratteristica di Allegri e’ che lo fa sin dal primo minuto, rinunciando a tenere la palla e preferendo il gioco “reattivo’, il contropiede, il lancio lungo. I giocatori tecnici con lui non trovano una organizzazione di gioco, lui vuole 11 marcantoni capaci di difendere e di fare goal su calcio da fermo.

Thiago Motta il nuovo allenatore della Juve
Matias Soule’
Francesco Calvo

Dopo tre anni in cui la Juve ha giocato male come non la vedevamo dai tempi di Del Neri e Zaccheroni, Thiago Motta ci portera’ di nuovo nel gioco moderno. Perche’ il calcio e’ cambiato tantissimo negli ultimi dieci anni e solo Allegri e le sue vedove non se ne sono accorti. Cosi’ come non si sono accorti che nel calcio di oggi le grandi squadre fanno giocare subito titolari giovani che non hanno ancora compiuto 20 anni. Allegri predica che a quella eta’ debbano giocare prima qualche anno in B, poi in serie A con una provinciale e poi a 26, 27 anni possono arrivare alla Juve. Si capisce perche’: perche’ siccome lui non allena e non insegna niente li puo’ far giocare dicendo l’unica cosa che ripete come un ossesso: halma. Ciao Allegri, non troverai piu’ nessuna squadra di vertice che ti voglia far allenare e potrai solo goderti tutti i soldi che il tuo amico Agnelli ti ha regalato per 4 anni.