Bufera per la vignetta del Fatto contro Francesca Mannocchi sulle armi in Ucraina a Piazzapulita

«Il cranio impoverito», accompagnato dal volto di Francesca Mannocchi, giornalista della Stampa. Questo il titolo della vignetta di Riccardo Mannelli pubblicata in prima pagina sul Fatto Quotidiano di oggi, domenica 26 marzo. Il tutto accompagnato da due virgolettati – «meno male ci sono i decisori» e «l’opinione pubblica non è lucida» – e una sorta di spiegazione della vignetta: «Effetti collaterali di fosforo e uranio sui corrispondenti di guerra».

Mannocchi era stata già criticata ieri nell’editoriale di Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, che commentava alcune reazioni italiane alla notizia che il Regno Unito fornirà all’Ucraina scorte di proiettili con uranio impoverito. Nel suo editoriale, Travaglio riprendeva alcune frasi pronunciate dalla giornalista della Stampa qualche giorno fa a Piazzapulita, in cui dice: «L’opinione pubblica è motore del decisore politico ma è il decisore politico che deve agire con lucidità laddove la lucidità non ce l’ha l’opinione pubblica».

Le reazioni
Opinioni a parte, la vignetta satirica pubblicata oggi dal Fatto contro Mannocchi ha fatto storcere il naso a diversi giornalisti. «In democrazia il metodo è tutto. E quale sia il metodo insito in questa vignetta mi pare evidente – ha commentato la giornalista della Rai Eva Giovannini -. Per fortuna che Francesca Mannocchi ha le spalle larghe, ma la logica del “non la pensi come me” = “getto discredito sul tuo conto” fa male a tutti, avvelena il dibattito e la società».

Sulla questione è intervenuta poi la stessa Mannocchi, che ha ringraziato per i numerosi messaggi di vicinanza e affetto ma ha anche lanciato un messaggio ai suoi lettori: «Non insultate il giornale, i giornali sono i loro lettori. Esercitiamo la critica punto su punto, senza sconti, ma con parole precise, puntuali e informate», ha scritto la giornalista della Stampa. C’è però anche chi si schiera dalla parte del vignettista Mannelli. Come Selvaggia Lucarelli, tornata a collaborare da poco proprio con Il Fatto Quotidiano. «La cosa comica è che quelli che si stanno stracciando le vesti per la vignetta su Mannocchi e il suo cranio impoverito (che a me non piace nemmeno) sono gli stessi che da circa un anno danno ininterrottamente del ritardato a Orsini dandosi di gomito da bulletti di prima media…», scrive Lucarelli su Twitter.