Lamezia ovvero la discontinuità nelle istituzioni

Dopo quasi tre anni, il vescovo della Diocesi di Lamezia Terme, Giuseppe Schillaci, lascia la città e la comunità religiosa fino ad oggi rappresentata.  Arrivato a Lamezia il 6 luglio del 2019, succedendo a Luigi Antonio Cantafora, il 23 aprile ’22 ha salutato tutti per la nuova destinazione di Nicosia. Il suo predecessore Cantafora ha prestato servizio dal 24 gennaio 2004 al 3 maggio 2019.

E’ l’ennesimo turn over di cui fa esperienza Lamezia, una città difficile la cui caratteristica importante comincia ad essere questo fenomeno, nei posti chiave c’è un continuo avvicendamento. Sembra quasi che quando qualcuno cominci a capire la città ed entrare dentro le sue problematiche debba o voglia cambiare sede. Posti chiave definiamo le postazioni delle Istituzioni, quali il vescovo, il dirigente del commissariato, il procuratore della Repubblica. In una città sciolta tre volte e alla quale hanno mandato, è ormai storia non cronaca, i peggiori commissari che il Ministero degli Interni potesse scegliere (quanto i commissari calabresi alla sanità), il turn over non finisce mai.
Il primo dirigente del Commissariato di Polizia di Lamezia Antonino Cannarella arriva l’1 luglio 2021 succedendo al primo dirigente Raffaele Pelliccia designato alla direzione del Commissariato di P.S. di Nola (NA). Al Dott. Raffaele Pelliccia, che era arrivato a Lamezia da Catanzaro a fine gennaio 2020, il Questore, “nel corso di una sobria cerimonia di commiato, svoltasi nei giorni scorsi presso il Commissariato di P.S. di Lamezia Terme, ha dato atto dei brillanti risultati ottenuti dall’Ufficio nel corso della sua, ancorchè breve, permanenza, grazie anche al lavoro egregio svolto da tutto il personale che ha saputo dirigere con dedizione e competenza”.

Il Maggiore Christian Bruccia, di origini toscane, assume il 7/9/2020 l’incarico di Comandante della Compagnia carabinieri di Lamezia Terme. Un anno dopo, il 24/9/2021, viene presentato il maggiore Giuseppe Merola, nuovo comandante del Nucleo investigativo di Lamezia Terme.

Il 13/12/2016 Salvatore Maria Curcio, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Catanzaro, diventa il nuovo Procuratore Facente Funzione presso la Procura di Lamezia, e il 28 giugno del 2017 diventerà il nuovo Procuratore della Repubblica. “Una decisione veramente sofferta per me ma avvenuta per fare spazio alla mia famiglia che troverò a Bologna”. A dirlo un commosso Domenico Prestinenzi nella sua breve cerimonia di commiato, che dopo quattro anni si congeda dalla Procura e dal Tribunale lametino. Al suo posto, sin quando non sarà nominato il sostituto, andrà Luigi Maffia. Prestinenzi ha svolto il suo ruolo a Lamezia dal 2012 ed era subentrato a Salvatore Vitello andato prima a ricoprire il ruolo di vice capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia e poi il ruolo di Procuratore di Siena. Alla guida della procura lametina per tre anni, dal 2009 al 2012, poi vice capo gabinetto al Ministero della Giustizia, poi Procuratore capo a Siena, Salvatore Vitello si sente legato da un vincolo d’affetto alla città di Lamezia, “una città che sente come sua”. Tutti amano Lamezia, ma da lontano.
L’unica eccezione positiva in questo quadro di turn over incessante è rappresentato da Giovanni Battista Garofalo, il nuovo presidente del Tribunale di Lamezia Terme dal luglio 2021, che ha occupato il posto lasciato nel settembre 2020 da Bruno Brattoli andato in pensione e che era arrivato, da Roma, il 19 settembre 2012. Brattoli è stato alla guida del Tribunale per otto anni e si era insediato nel Palazzo di giustizia lametino in un periodo non facile, perché ‘si lottava’ contro la sua paventata chiusura. L’allora presidente plaudì la forza dimostrata dai lametini, interni o esterni al Tribunale, che ne scongiuravano la chiusura con proteste, sit-in e flash mob. Prima di tutti il futuro sindaco avvocato Mascaro. Prima di Garofalo a ricoprire le funzioni di presidente f.f. è stata la dottoressa Emma Sonni. Il nuovo presidente Gianni Garofalo  proviene dal Tribunale di Cosenza ma ha fatto il giudice al Tribunale lametino dal maggio 1991 all’aprile 2000. La cerimonia di insediamento è avvenuta nell’aula intitolata a Giulio Sandro Garofalo, padre del nuovo presidente.