D’Alema, Franceschini e Conte, amico di Trump quanto Meloni & Salvini

(6 genn 21) Segnalo Baffino D’Alema tra gli aficionados della sòla Conte-Casalino: “Non si manda via l’uomo più popolare del Paese per volere del più impopolare”. Premesso che Baffino di strategia non ha mai capito nulla e a lui (e a Veltroni, detto il “ma anche”) dobbiamo 20 anni di Berlusca dopo aver fatto fuori Prodi con l’aiuto di Cossiga, prendiamo atto che della realtà non interessa più niente a nessuno, e magari si guardano i sondaggi. Conte è popolare? E chi lo dice? Pagnoncelli?

La domanda è un’altra. Conte risolve problemi? Sentite, io sono laureato, leggo molto e guardo la tv, ma ho seri problemi a capire cosa si può fare oggi, domani e dopodomani in Calabria, non ho capito il colore della zona e cosa comporta. Dico questo per sottolineare come le decisioni di questo Governo, insieme con quelle delle Regioni, in fatto di pandemia, mi sembrano da marzo 2020 quanto di più improvvisato e complicato ci possa essere.

Conte è il nulla ma non c’è un solo Ministro che sia meglio di lui. Prendiamo Franceschini, quello che dà le carte nel pd, scrive libri e fa il ministro della Cultura. A lui si deve ora la proposta di fare le zone bianche, cioè in quelle regioni dove gli indici sono buoni si potranno riaprire teatri, cinema, palestre, musei e ristoranti. Solo un idiota può pensare che in una regione (a caso) tu consenti di riaprire i cinema e i cinema riaprono. Quali film potrebbero proiettare, quale distributore accetterebbe di lanciare un film nuovo in una sola regione? Come si vede da questo esempio, siamo nelle mani di gente che è molto più che incapace, non si informa neppure prima di parlare di cose che non conosce. Ho fatto l’esempio di Franceschini ma non c’è un solo ministro dei casaliners che si salvi, che abbia fatto cose utili, importanti. Solo Travaglio e ora D’Alema sono con Conte, non c’è nessun opinionista italiano che non veda i guasti di questo governo. Come scrive stamane Michele Serra “la dialettica destra/sinistra è stata leggibile, per più di un secolo, come un conflitto tra progetti opposti, ma dentro una stessa realtà. Per dirla in sintesi: due verità attorno alla stessa realtà. E’ stato un conflitto tremendo… ma sullo stesso campo di gioco”.

Oggi il conflitto non è più tra due verità nella stessa realtà. Se la realtà è contro di noi, allora va abolita. Serra parla di Trump, ma noi in Italia in questo momento con i 5 stelle, Conte e il pd di Zingaretti siamo costretti a non vedere più la realtà. Non sappiamo più in quale zona siamo, quando e se aprono le scuole, quando e se ci vaccineremo, non sappiamo nulla di nulla e qualcuno giura che Conte è popolare. Ci si chiede un atto di fede, a prescindere dalla realtà. Chiedetelo ai ristoratori, ai commercianti, ai presidi, ai medici, nessuno si raccapezza più, e dovremmo essere contenti del Governo? Un governo dell’amico di Trump, Conte, il quale, come Meloni, Salvini e 5 Stelle, non avrà mai il coraggio di dire: Trump è un cretino criminale