1984/Berlinguer amava Kadar non Olof Palme o Brandt

La crisi della sinistra italiana, oggi così efficacemente delineata da Battista sul Corriere, quando nasce? Una ipotesi è che nasca da lontano addirittura da Enrico Berlinguer. Spiegatelo ai Veltroni che pontificano ancora oggi. Nel 1984, intervistato a Mixer da Giovanni Minoli, alla domanda su chi fosse la personalità internazionale cui andava la sua preferenza, Berlinguer rispose: Janos Kadar (nel 1984!); mentre in quegli anni (ha ricordato Ernesto Galli della Loggia) erano protagonisti sulla scena europea personaggi come Willy Brandt e Helmut Schmidt, François Mitterrand e Olof Palme. Oggi ciascuno di noi liberal può capire che tanto mi dà tanto: non capire 35 anni fa, nel 1984, non un secolo fa, che la strada alla sinistra europea la indicava lo svedese Olof Palme e non il politico ungherese Kadar, è stato un errore intellettuale tragico, causa di un’arretratezza ideale che ci ha condotto sin qui. La verità è che la parola “riformismo” nella sinistra italiana ha da sempre un significato dispregiativo. Qui son tutti rivoluzionari in servizio permanente effettivo. E l’aggettivo “realista” (che vuol dire stare con i piedi per terra) è impronunciabile in presenza di un italiano di sinistra. Tutti sognanti e utopici, così si descrivono. Si possono mantenere a posto i conti pubblici? Quella è roba che lasciamo fare ai mangiapatate dei tedeschi. Noi amiamo la buona cucina, senza poi voler pagare il conto