Crapis e i sedotti del partito televisivo

FRANCESCO SCOPPETTA
In un articolo sul Fatto, Giandomenico Crapis dà dei consigli alla Schlein e propone una riflessione utile sul “direttismo”. Però lo definisce come “la voglia di far politica solo con il leader” mentre invece per Sartori era il populismo

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La partita da vincere sul Pnrr

FEDERICO FUBINI
Molte cose vanno riviste nei progetti presentati inizialmente in grande fretta. Ma c’è bisogno che finalmente operi la struttura centrale del Pnrr, spostata dal ministero dell’Economia a Palazzo Chigi, che presto dovrebbe disporre di 70 funzionari

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Il ministro Giorgetti, ovvero l’anacoluto

VALERIO VALENTINI
Reticenze, vaghezze, errori. Il ministro dell’Economia al Senato rinnova la sua insostenibile inconsistenza con frasi senza senso sul Fondo salva stati: testimonianza di una strategia fondata sull’ipocrisia, sulla consapevolezza di dover fare quel che non si può dire. Nell’attesa, ora, che Meloni lo smentisca (di nuovo)

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Nemici miei/ Tre anni fa Conte fece sfilare l’esercito russo in Italia, ovvio che oggi non voglia aiutare l’Ucraina

CHRISTIAN ROCCA
Era il 23 marzo 2020 quando ventidue mezzi militari di Mosca con a bordo oltre cento uomini risalirono l’Italia rinchiusa in casa dal lockdown. Una delle pagine più imbarazzanti e tragicomiche della nostra storia, che spiega però perché i volenterosi complici di Putin ancora adesso si battano per la resa di Kyjiv e non chiedano mai al Cremlino di fare l’unica cosa che fermerebbe la guerra: lasciare in pace gli ucraini e tornarsene a casa

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Politica/ Oggi discutiamo le stesse cose del 1994

FRANCESCO CUNDARI
Oggi una gag come quella del compagno Antonio, il militante comunista appena uscito da un coma ventennale, non funzionerebbe. Il risvegliato si dimostrerebbe infatti preparatissimo su tutti i principali argomenti del nostro dibattito pubblico, perché i veri addormentati siamo noi

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Quel duello in musica tra Mogol e Battisti nel 1985-1986

FRANCESCO SCOPPETTA
(20/6/21) Nel 1985 Mogol scrive il testo di “La massa indistinguibile” per Mango. Nel 1986 Lucio Battisti risponde a Mogol con la canzone “Don Giovanni”. Dal confronto tra i due testi e l’ascolto del capolavoro assoluto di Battisti-Panella si capisce il senso di “Qui Don Giovanni ma tu/dimmi chi ti paga”

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Lucio Battisti Masters

FRANCESCO SCOPPETTA (5/10/2017) E’ stato pubblicato un cofanetto con 60 canzoni di Lucio Battisti, i nastri originali, ai quali aveva lavorato lui, trattati con la tecnologia odierna. Canzoni degli anni settanta per riscoprire l’unico Artista italiano internazionale.

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Elly Schlein espunge ogni residuo di draghismo dal nuovo-vecchio Pd

MARIO LAVIA
Nella Direzione del partito c’è un restyling al contrario, con il rientro di bersaniani, dalemiani, ex sindacalisti, zingarettiani e orlandiani, con uno squadrone di millennial capitanati da Mattia Santori. Resta da chiedersi che fine faranno i riformisti e che spazio avranno quelle idee in politica estera, economica, ambientale dei tempi del governo Draghi

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