Il mercato dei crediti per insegnanti

La formazione docenti, già faticosa e mediocre, rischia di peggiorare ulteriormente con la riforma del 4 agosto. La giungla di enti accreditati e università telematiche garantisce “cfu” a pagamento, ma nessuno standard di qualità nei risultati
CHRISTIAN RAIMO

Andrea Minuz /Che brutto tempo che fa alla Rai

Catalizzatore di discorsi politici e di vecchi modi di intendere la tv, la rete pubblica paga il gigantismo di una struttura che non ce la fa a tenere il passo della modernità. Il caso Fazio e i ribaltoni spiegati dal principe della critica, Aldo Grasso
ANDREA MINUZ

Il Var secondo il suo designatore Rocchi: inutile

FRANCESCO SCOPPETTA
Il designatore degli arbitri Rocchi si presenta da Dazn e fa sentire i dialoghi tra arbitro e Var. Dopo questa prima dimostrazione, non perderò più tempo con queste cose, che dimostrano una sola cosa: gli arbitri anche con il Var fanno quello che vogliono.

Verso le elezioni europee – Il dilemma migratorio

Insomma, sia la destra sia la sinistra paiono a corto di idee, o meglio di idee nuove, per affrontare il prossimo appuntamento europeo. Con ogni probabilità, il Pd si presenterà con il consueto schema: i migranti non sono il problema, i migranti sono la soluzione (ai bisogni di manodopera delle imprese).
LUCA RICOLFI

Ricolfi/ Della stoltezza. La maledizione del pd

LUCA RICOLFI
Nessuna categoria della scienza politica coglie l’essenza del pd meglio di quella della stoltezza. Perché, negli ultimi tempi, il nucleo dell’azione politica del Pd è stato: attaccare gli avversari in un modo che li rafforza, e al tempo stesso indebolisce il partito.

Quando noi cretini disprezzavamo Giorgio il migliorista

FRANCESCO SCOPPETTA
Giorgio Napolitano negli anni settanta era il “migliorista”. Noi rivoluzionari di quel tempo disprezzavamo chi era un riformista, credeva nell’unità della sinistra, si fidava più degli americani che dei sovietici, credeva nell’economia di mercato. Dopo mezzo secolo è cambiato qualcosa?

Lamezia Terme/Il sindaco e i suoi fedelissimi

Il “rituale” di parlare di programmi e lasciare in fondo i “nomi” degli aspiranti sindaci ha una conseguenza. Si pensa a come procurarsi voti e una volta eletti abbiamo sindaci soli, veri amministratori unici. Basti pensare ai sindaci di Lamezia o alla Raggi.