Una sola domanda a Schlein e agli amici suoi

In un mondo normale Schlein sarebbe la segretaria di Avs (Bonelli-Fratoianni), non del pd. «Quando saremo al governo aumenteremo i salari e abbasseremo le bollette». Certo, suona bene. Di fatto la segretaria del Pd sta iniziando una lunghissima campagna elettorale all’insegna di un mix molto popolare: salari più alti e no al riarmo. Cioè l’ascissa e l’ordinata del radicalismo populista e massimalista che dietro la spinta della sinistra interna che ormai governa il partito sta caratterizzando la sua leadership.

Non c’è bisogno di leggere cronache politiche ogni giorno, basta solo di sfuggita vedere in tv uno sketch quando Maurizio Crozza prende in giro Salvini. La domanda che farei a Schlein & C. è la seguente: mi sa dire una cosa soltanto tra quelle che dice Giuseppi dei 5Stelle che non coincida con quelle che dice Salvini? A parte la fissa salviniana del ponte sullo Stretto che nasce per le stesse motivazioni del superbonus contiano, le parole d’ordine dei due gemelli diversi separati dalla nascita sono le stesse: bollette, salari, sanità, scuole, invece di armi ed Europa. In altri termini, abbiamo nel 2025 la sinistra di questa sciroccata che intende allearsi con 5Stelle per battere il governo Meloni-Salvini, eppure i 5Stelle vogliono (e si battono per) le stesse identiche cose di Salvini. L’unica differenza tra Salvini e Conte è l’amico, Salvini è amico di Putin, Conte di Trump. Ma per la proprietà transitiva Putin e Trump sono amici.