L’apologo dei due cani. Una signora li vede entrare a turno in una stanza. Il primo esce felice, il secondo ringhioso. La donna pensa: che accade lì dentro? Apre la porta e trova 100 specchi. Ecco, la vita è uno specchio.
La rana. I ricercatori gettarono una rana nell’acqua bollente: l’anfibio, scottato, schizzò via e si salvò. Misero un’altra rana in una pentola di acqua fredda, con una fiamma leggera accesa sotto. Quando la temperatura si fece insopportabile, l’animale, ormai intorpidito, non ebbe più la forza per balzare fuori e morì bollito.
(È la nostra storia. Finiamo per abituarci a situazioni inaccettabili, a relazioni tossiche, a notizie sempre peggiori, alle angherie del capo o dei colleghi. Un centigrado per volta, coscienza e volontà si assopiscono. Serve un colpo di reni).
(ci succede spesso di comportarci così) Nella notte un’auto si ferma per una bucatura. L’uomo non ha il cric, ma vede che poco lontano c’è la luce di una casa. Decide di andare a chiedere un cric. Mentre cammina pensa alla situazione. Avranno un cric? Me lo presteranno oppure vorranno essere pagati? E quanto mi chiederanno? Dieci euro o vorranno cento euro? Bussa alla porta e appena il padrone di casa apre, gli dice:
Lo sai che ti dico, per 10 euro il cric te lo puoi pure tenere!
Una volta uno si arrabbiò per un articolo che avevo scritto. Ripresi in mano l’articolo e gli dimostrai parola per parola che non avevo scritto quello che lui sosteneva. L’uomo piccato concluse: Vabbene, non lo hai scritto ma so che lo pensi.