Zingaretti: per colpa di Renzi moriremo tutti

Per gli storici futuri, i giornali di oggi 14 gennaio spiegano l’Italia dove hanno vinto i populisti e i grillini e dove il pd, dal 5 settembre 2019, ha scoperto di amarli sino al martirio. E’ bastata l’ennesima mossa di Renzi e stamane il pd & i grillini gridano: Mai più con Renzi, avanti con il nostro glorioso illuminato capo, Giuseppi for ever.

Non moriremo più democristiani, ma casaliners. E’ quello che abbiamo sempre temuto, moriremo da incapaci, come spiega il nuovo libro di Ricolfi “La notte delle ninfee, come si malgoverna un’epidemia”.

Ribadisco la mia tesi per l’ennesima volta. Se il pd elimina definitivamente Renzi (il soggetto), non scompare l’oggetto (ciò che egli dice). Mi spiego meglio, non è che cancellando Renzi, di conseguenza Conte diventa uno capace e uno statista. Incapace è e incapace rimane.

Zingaretti oggi sta dicendo: per colpa di Renzi andremo a votare e vincerà Salvini. Dimentica che Beppe Grillo (cioè il capo dei grillini) ha detto: E’ ora di un governo di unità nazionale.

Questa frase di Zinga che tutti gli storici analizzeranno e troveranno comica e illogica, si racchiude nella vecchia logica del capro espiatorio: evitare la responsabilità e dare la colpa ad un altro. Facciamo un paragone. Quattro amici partono in auto per un viaggio a Milano dividendo le spese. Arrivati a Roma, uno dei quattro, Renzi, se la prende con l’autista e decide di scendere. Non importa nulla per quale motivo Renzi lo faccia. Quello che non si capisce è per quale motivo il viaggio debba finire se gli altri tre hanno invece piena fiducia nel guidatore. Continuino pure senza Renzi, trovino i mezzi per farlo, ma se non ci riescono a continuare il viaggio sostituendo Renzi o il guidatore, perchè la colpa è di Renzi? Renzi può essere infatti un pazzo, ma gli amici o hanno sbagliato a cominciare il viaggio con Renzi oppure non hanno saputo convincerlo a restare.

Ma la cosa più importante di tutte, ecco cosa gli storici sapranno (noi contemporanei possiamo al momento fare solo previsioni), non è il valore di Renzi, la sua simpatia o pazzia, o vanagloria. La cosa più importante di tutte è la seguente:

Il guidatore è bravo oppure no? Sa guidare o no?

Zingaretti, i grillini, Bersani, Travaglio, giurano che sia un Niki Lauda. E allora trovate i mezzi per continuare, senza Renzi e con Niki alla guida. Per me con Conte alla guida andiamo fuori strada, ma, per l’appunto, chi vivrà vedrà.