Mentre vedevo la partita con il Barcellona temevo la goleada. Per fortuna i catalani l’hanno presa come la loro partitella del giovedì e si sono divertiti senza pensare a farci goal. Giocare con una squadra giovane e in ricostruzione come il Barca ci ha fatto capire che in Europa siamo molto indietro. Quelli che dicono “la Juve pensa solo alla Champions”, non hanno capito che solo nel campionato italiano possiamo trovare un assetto a lungo andare. In Europa è durissima. Noi semplicemente non abbiamo a centrocampo un de Jong (Barca) o un Kimmich (Bayern), un Fabihno o un Henderson del Liverpool. Noi non abbiamo un centrocampo, abbiamo due leader in campo, Ronaldo e De Ligt oggi assenti (Dybala non lo è leader), pertanto l’essenziale tema tattico è come impiegare quel che hai a centrocampo, Bentancur, Arthur e Rabiot. Tornando i due unici leader che abbiamo magari in Italia ci riprendiamo, ma in Europa c’è poco da fare. Quando il Barca in crisi di questo periodo schiera i Pedri e gli Ansu Fati del 2002 lo può fare perchè, ribadisco, la squadra gira intorno ad un fuoriclasse come Frenkie de Jong ( 1997) o Sergio Busquets (1988). Riuscirà Pirlo a farci tornare competitivi almeno nel cortile di casa? Non so, l’unica cosa che potrebbe tentare è quella di scegliere un undici titolare e insistere su di esso perchè si conoscano e imparino schemi e automatismi. In genere si dice “occorre dare certezze”, quando una squadra (ricordo il metodo di Lippi) si deve costruire gli esperimenti e le rotazioni ad un certo punto devono finire e l’allenatore deve far capire quali siano gli 11 titolari. Gli altri entrano in campo quando c’è da sostituire chi si è fatto male o è spompato.