I truffatori nontiricordidime?

Non mi riconosci? Non ti vedo da una vita. Adesso che fai? Cominciano così i truffatori in automobile che ti fermano dentro Lamezia. Il giochino comincia con il tentativo di capire cosa fai nella vita e poi passano a raccontarti la loro vita, dove c’è un lutto o un disastro che ti possa intenerire. La conversazione si conclude con un regalo, una loro offerta generosa, per la gioia di averti incontrato dopo tanto tempo, dei capi di vestiario da acquistare a prezzo di saldo. Affabulatori che si tolgono la maschera quando magari gli vedi in mano un cellulare di venti anni fa oppure hanno fretta di concludere e ti chiedono urgentemente anche una piccola somma perché hanno fretta. Sono vecchie truffe che riappaiono dal passato, ricordate i camioncini Zucchi che offrivano lenzuola e corredi a prezzi di saldo, oppure che si affiancano a quelle provate per entrare dentro le case degli anziani. Nell’epoca degli hacker spregiudicati  o delle truffe on-line, il Sud vede ancora all’opera questi truffatori “non tiricordidime?” o quelli che fanno il trucco dello specchietto retrovisore. A me capitò dopo Botricello, sentii un rumore passando vicino un’auto ferma al lato di un lungo rettifilo, venni raggiunto da questo automobilista che mi indicava il suo specchietto retrovisore penzolante: lo avevo sfiorato passando. Mentre parlavamo, un bambino sul lato destro della mia auto faceva un graffio che avrebbe dovuto persuadermi della mia colpa. Anche in questo caso tutto si deve concludere in fretta, dammi qualche soldo e chiudiamola qui. Le truffe alla Totò-truffa, messe in piedi da attori mediocri ma talvolta efficaci, non significano nulla, non è che avvengono ancora perché al Sud c’è la crisi o per ragioni politiche (non c’è lavoro). Avvengono perché la mattina, invece di trovarsi un lavoro, c’è gente che esce di casa con la sua auto e si deve fare la giornata. Un esempio chiarirà il mio pensiero. Lamezia, una via del centro. Passa un’auto mentre un’altra sta facendo marcia indietro. Le due auto si sfiorano. Il guidatore della prima auto si ferma e pretende di essere risarcito per un colpo subito sul lato posteriore della sua auto.Ti mostra una vecchia strisciatina e pretende (ma dice che ti sta facendo un favore) di andare dal suo carrozziere di fiducia (un suo compare) per sistemare l’auto. In ogni caso oggi quando incontri per strada tali individui che vogliono sbarcare il lunario, chiamate i vigili. O meglio ancora un amico energumeno.