Violenze a scuola, per il pd ogni problema sta sempre a monte

Per le violenze a scuola la Lega vuole inasprire le pene. Come reagisce il pd? Col sempiterno ” il problema è a monte”. Leggete:

( Giovanna Vitale) Impostazione tuttavia contestata dal Pd. “Noi siamo a fianco del corpo docente e siamo preoccupati per la violenza che si sta diffondendo nelle scuole”, premette Irene Manzi, capogruppo in commissione Cultura, “ma siamo contrari a una proposta di legge che affronta un problema tanto complesso in una logica esclusivamente securitaria, intervenendo soltanto sul codice penale”. Nessuno sottovaluta quanto sta accadendo, insiste la deputata dem, ma “l’obbiettivo dovrebbe essere evitare che questo tipo di fenomeni si verifichino, non solo sanzionarli. Adottando una serie di strategie che garantiscano la centralità e l’autorevolezza della scuola”. Insomma, la punizione come unico rimedio non basta, rischia anzi di rivelarsi controproducente per il futuro dei ragazzi. “Si tratta di un intervento spot a costo zero che serve a guadagnarsi titoli di giornale senza risolvere nulla”, conclude Manzi. “Occorrono invece investimenti e azioni strutturali: implementazione del tempo scuola, riduzione degli alunni per classe, prevenzione del disagio mediante supporto psicologico e contro la dispersione scolastica”.

Quindi psicologi, progetti, meno alunni per classe, pomeriggi. Tutta fuffa che disperde risorse senza risolvere il problema. Per me che sono favorevole alla scuola senza voti, le azioni vanno sempre punite. Tu studente puoi offendere un prof e ti punisco, ma se alzi le mani, se pubblichi un video, ti caccio da scuola: studia da privatista, pagati gli studi, e sostieni gli esami. La perduta credibilità dei docenti si recupera con una loro selezione accurata, a cui far conseguire una retribuzione migliore, e con uno status di pubblico ufficiale che nessuno si deve lontanamente sognare di offendere con atti inconsulti. Distinguere sempre tra parole e azioni, ecco il principio educativo che abbiamo smarrito. È come con i fascisti. Il problema non è se hanno nostalgia delle camicie nere, è se passano all’azione. Di questo passo ( dell’ oca) i compagnucci dovrebbero essere coerenti e proporre corsi di rieducazione democratica per i fasci. I violenti, i bulli dentro le scuole vanno espulsi, tutto qui. La Lega usa il codice penale, i comunisti invece il confessionale delle chiese dove ogni cattiva azione si lava con le preghiere e i falsi pentimenti