(andrea marcenaro, il foglio) A questo punto, però, non può essere che Travaglio lasci il paese col fiato sospeso. Cadde il povero Conte e quello, svelto come un gatto, maestro di tattica più del grande Mieli quando il grande Mieli lanciò Fini a palazzo Chigi, oltreché assai più furbo di Ulisse col cavallo, spinse il più amato dagli italiani a cercare i voti in Parlamento per fargliela vedere, ai complottisti, e sbaraccare quel due di picche di nome Renzi. Arrivò Draghi. E’ partito senza colpo ferire nella campagna contro Draghi e adesso manca niente che lo facciano presidente degli Stati Uniti mondiali. Appoggiò Letta contro Zingaretti, per aggirare gli ostacoli. Lo ha fatto diventare una statua di cera che ancora madame Tussauds non apre gli occhi. “E picchia forte su Grillo, eh?”, gli ha intimato l’altro giorno. Fatto. La sa lunga Travaglio, non è tipo che demorde. Noi si gioca con l’Austria stasera alle 21. Mancini e Jorginho: basta farli secchi entro le 20.
Non sono fissato con Travaglio, è che non ho un’idea che sia una. Quindi, di nuovo Travaglio. 1994, scende in campo l’Amor nostro, l’analista politico gli fa la guerra, quello dura trent’anni. 2006, Calciopoli: il genio molla la Juve e tifa contro l’Italia. L’Italia vince i Mondiali e la Bugiarda nove scudetti di fila. 2018, previsioni politiche: Di Maio mai con Salvini. Nasce il governo gialloverde. 2020, pandemia: è solo un’influenza, assicura la professoressa Gismondo. Il Genio fiuta e assume la Gismondo: 4 milioni di morti. Appena ieri: Conte barcolla. Draghi? Ma quale Draghi? dice. Subito Draghi. Nel frattempo, la giustizia. Che parlare della giustizia con Travaglio è come picchiare un bambino che caga quindi lasciamo stare. C’è poi, mi pare, la Spagna. Draghi tifa Italia. Vince l’Italia e Draghi s’intesta la vittoria, avvisa quello per persuadere i Pentascemi a tifare gli olé. L’Italia va in finale. Domenica, finalissima a Wembley. Più finalissima a Wimbledon, con Berrettini. Pronostica, quella specie di cretino, che Vittorio Pozzo e Orlando Sirola non ce la possono fare.