Roberto Mancini da sempre gode di buona stampa, ma quest’anno i fedeli sono adoranti come se stesse per vincere la Coppa del Mondo. Finanche Lory del Santo ha voluto aggiungersi al coro ricordando la sua notte magica con il CT. Qualsiasi cosa faccia (da quando a 17 anni esordì), comprese certe orribili sceneggiate da calciatore, i suoi ammiratori gli puliscono sempre l’aureola. Basti pensare che nel 2001 a 36 anni divenne allenatore della Fiorentina senza avere ancora il patentino di allenatore di prima categoria ma, soprattutto, era già stato tesserato nell’annata in corso con la Lazio. Nella stagione 2011-12 al secondo tentativo vinse col Manchester City la Premier al termine di una partita incredibile col QPR che al 90° vinceva 2 a 1.
Quello che accadde nei minuti di recupero del match è un qualcosa che è entrato nella storia del calcio. Quando i tifosi citizens erano ormai in lacrime (avevano uno squadrone costato una fortuna) e Mancini era ormai un fallito, due goal di Dzeko al 92′ e poi di Aguero al 94′ gli diedero lo scudetto.
(12/7/2021) Adesso immaginate per un momento se uno solo dei tiri che ha sbagliato la Spagna fosse stato più fortunato. Adesso saremmo a fare processi a questa nazionale che, ricordiamolo, ha vinto ai supplementari con l’Austria e due volte ai rigori. Il calcio è meraviglioso (sto citando un post di Ateralbus) perchè sfugge spesso alle teorizzazioni in quanto sono troppi i fattori in gioco per essere ingabbiati in tabelle e algoritmi. Dato a Mancini quel che gli spetta, aver puntato sui giovani ma anche su due ancien regime come Bonucci-Chiellini, aver creato come già seppe fare Conte un gruppo solido in preparazione di un torneo di un mese, tutto il resto è frutto del caso, della fortuna, di tantissime combinazioni. Se fossi francese (con quello squadrone) ce l’avrei con Deschamps, se fossi inglese (con uno squadrone secondo solo ai francesi) con l’allenatore che lascia tra le riserve Grealish, schiera una difesa a cinque e non fa battere il rigore ad Henderson. Invece da italiano gioisco ma non mi abbandono alla becera retorica dei Caressa. Bravissimo Mancini, ma Barella non vi è sembrato ridimensionato da questi europei, come Immobile e Belotti (lo sapevamo che se li mischi un centravanti buono non vien fuori)? Il centrocampo è stata la nostra forza (il reparto essenziale di ogni squadra), Donnarumma è un fuoriclasse, per cui i vecchi Bonucci e Chiellini si sono rilanciati. Ma la dea bendata ti deve dare una mano e l’algoritmo nel calcio non riesce a calcolarne il peso.