Quando i calabresi vedranno il film di animazione “Luca” di Enrico Casarosa, prodotto dalla Pixar, capiranno come un artista può usare gli stereotipi eppure ti fa immedesimare nella storia. Insomma, quello che Muccino non è riuscito a fare con lo spot sulla Calabria, dove nessun calabrese ha considerato Raul Bova uno di noi. Usare gli stereotipi (per es., pizza, mandolini, coppola) non è negativo se fanno da sfondo e contorno ad una storia credibile.
Casarosa ha affermato che il suo film è una celebrazione dell’amicizia e “una lettera d’amore alle estati della nostra giovinezza – quegli anni formativi in cui stai ritrovando te stesso”, ispirata alla sua infanzia a Genova, con il personaggio di Luca basato su lui stesso e Alberto sul suo migliore amico omonimo.
La Pixar ha inviato diverse persone nella Riviera ligure per un viaggio di ricerca, durante il quale sono state scattate fotografie al paesaggio e alla popolazione locale. Vernazza è il paese che più ha ispirato gli artisti della Pixar per le ambientazioni del film dove si ritrovano tutti gli stereotipi “italiani” (Vespa, pasta, mammismo, che gli stranieri devono riconoscere dovunque) ma gustando al contempo un vero capolavoro. Questo sa fare un artista e Casarosa (19/10/1981) ha così portato la sua Liguria ad Hollywood. Muccino la sua Calabria l’ha portata all’incasso