Riassunti per fingere di aver letto i libri

Il libro “Classici in pillole. Brevi riassunti di libri che avresti dovuto leggere ma probabilmente non l’hai mai fatto” di John Atkinson, fumettista, (Harper & Collins) è una raccolta spiritosa di alcuni dei principali classici della letteratura occidentale. Luciano Bianciardi era stato precoce in un breve scritto intitolato “Non leggete i libri, fateveli raccontare”. Vediamo le proposte. Odissea: «Veterano di guerra ci mette secoli a tornare a casa, poi ammazza tutti»; Iliade: «Non è l’Odissea»; I Fratelli Karamazov: «Fratelli molto polemici, come il padre. E la Russia.»” Il giovane Holden: «Ragazzino lunatico si lamenta un sacco. Ha un cappello rosso.»; Guerra e pace : «Tutti sono tristi. Nevica»; L’Inferno di Dante: «Succede un finimondo»; Delitto e castigo: «Un assassino si sente in colpa. Confessa. Va in galera. Si sente meglio»; Moby Dick: “«Uomo contro balena. La balena vince»; Don Chisciotte: «Ragazzo attacca i mulini. Dunque, è pazzo»; Ulisse: «Dublino, episodi, frasi »; Il sole sorgera’ ancora: «La generazione perduta si ubriaca. Sono ancora persi». Infine i miei riassunti: L’educazione sentimentale (Flaubert): “Sentimento, disillusione, com’e erano belli i bordelli”; La strada (McCarthy) : “2 persone, l’uno il mondo dell’altro”; The dead (Joyce) ” L’infelicità ci fa morire dentro. Meno male che nevica”; Pastorale americana (Roth): “Lei è così, lui è così, io sono così. E’ andata così per questi motivi…” Tutto sbagliato”; Il vecchio e il mare (Hemingway): ” Per pescare in mare aperto ci vuol coraggio ma il destino distragga gli squali”;  I Promessi sposi: «Non tutti i mali vengono per nuocere agli umili, e chi non l’ha capito, peste lo colga»; «Un matrimonio che non s’ha da fare, ma che, abbiate fede, prima o poi si fa»; Il nome della rosa: «7 giorni in un monastero benedettino. Omicidi e intrighi, con un finale incendiario. Si ride poco»; Il re pallido (Foster Wallace): “Perchè la noia è utile”; L’amica geniale (Ferrante):  “Lila e Lenù, la vita di due bambine motrice e rimorchio. Lenù è geniale perchè  racconta e diventa un rimorchio famoso”;  Il piccolo principe (de Saint-Exupery): “Un oculista bambino spiega che l’essenziale è invisibile agli occhi, senza essere ciechi”.  Cime tempestose (Bronte): “Fantasmi nella brughiera inglese. Odio, gelosia e vendetta, quanto è complicato l’amore!”; Siddharta (Hesse): ” Per chi cerca la sua strada e si ritrova in un fiume e col figlio ribelle”; Gli indifferenti (Moravia): 48 ore di due giovani insoddisfatti dall’ambiente borghese e da una pistola scarica”.  Adesso i riassunti di M. Burgo, amico mio: Il nome della rosa: «7 giorni in un monastero benedettino. Omicidi e intrighi, una trama da leccarsi le dita con un finale incendiario. Non si ride ». La coscienza di Zeno :” Basta cambiargli il titolo e tutto fila liscio- la coscienza di Zeno Colò”.