Fenomenologia delle persone negative

L’umanità è formata da due categorie, in una delle quali ci stanno le persone negative. Vediamo di cogliere i loro aspetti peculiari. Sono quelli che vedono sempre il bicchiere mezzo vuoto, i pessimisti, cosmici o leopardiani che dir si voglia, i quali riescono ad ammorbare la vita degli altri senza rendersi mai conto di essere anche artefici del proprio viver male. Sono quelli che,  attraverso la propria mente, si costruiscono  attorno delle vere e proprie prigioni che li rendono allo stesso tempo carcerieri e prigionieri.

La persona negativa qualsiasi cosa debba fare, dal farsi una doccia a dover fare un esame, lo vive come un problema irrisolvibile. La sua giornata diventa quindi una serie ininterrotta di problemi da affrontare, per cui sviluppa malanimo verso tutti gli altri, che considera sempre più belli, più fortunati, più bravi, più furbi. Gli altri sono il più mentre lui è il meno, gli altri hanno tutto, agli altri va tutto bene, c’è un atroce destino che penalizza alcuni e premia gli altri. I negativi hanno il complesso di Paperino, se una cosa deve andare male andrà peggio, e si attirano o predeterminano le sventure, le invocano perchè tutto sommato vogliono che sia così, per poter concludere sempre con la solita domanda: Hai visto?

La loro vita è tutto uno “speriamo”, “non so se ce la posso fare”, un “vedrai, a me andrà male”, e il compendio di tutta questa negatività è contenuto nella Legge di Murphy, cioè un insieme di paradossi pseudo scientifici a carattere ironico e caricaturale. Il primo assioma che riassume tutto il pensiero “murphologico” è:

«Se qualcosa può andare storto, lo farà»

Il meraviglioso romanzo del 1889 dello scrittore umoristico inglese Jerome Klapka “Tre uomini in barca (per non parlar del cane)” è da considerarsi la premessa alla summa “murphologica” il cui autore è Arthur Bloch.

A lui si deve un compendio di frasi umoristiche il cui intento è essenzialmente quello di deridere ogni negatività che il quotidiano propone. Bloch è stato capace di donare un rilievo universale alle espressioni usate dalle persone negative con le quali veniamo a contatto.

La storica frase che ha reso celebre Murphy è:

«Se ci sono due o più modi di fare una cosa,
e uno di questi modi può condurre a una catastrofe,
allora qualcuno la farà in quel modo»

Bloch non pensava ai grandi cattivi della Storia, Mussolini, Hitler, non preconizzava un Putin. Metteva in ridicolo le frasi, i pensieri, le azioni delle persone negative, che rappresentano la metà dell’umanità (qualcuno arriva a pensare che siano il 99%, ma i numeri sono relativi), vale a dire sono molto di più dei cattivi.

Le persone positive sono l’esatto contrario e ne cito soltanto due che appartengono all’immaginario collettivo. Una è Indiana Jones, l’eroe del film di Spielberg, le cui avventure dimostrano come si possa vivere e sopravvivere passando attraverso le catastrofi e dribblando i pericoli. L’altra è Montalbano, il commissario di Camilleri, il quale vive in Sicilia, con la fidanzata lontana, a contatto con assassini, mafiosi, femminari, cretini (Catarella), prefetti, procuratori e colleghi, e ciononostante  riesce a vivere e a gustare i piaceri della vita. La persona positiva ha dispiaceri come tutti, dolori, lutti, tragedie, pericoli, disguidi e sfortune, ma non pensa mai che qualcuno dall’alto ce l’abbia con lui e solo con lui. Non perde mai la fiducia che il problema possa risolversi o che le cose possano andar bene.

Le persone negative invece sanno prima che le cose andranno male, per cui senza coraggio, senza fiducia, senza piacersi, non combattono e subito si dichiarano sconfitti, a prescindere. E’ la famosa battuta di Troisi: io non cedo subito se mi torturano, ma cedo se mi dicono che forse un giorno mi potrebbero torturare. I perdenti (i loosers) sono sempre persone negative, quelle che se la prendono con l’arbitro o con Dio, con la natura o con il malocchio. Accampano scuse, di esser nati in quella famiglia o in quel posto, di esser poveri, di esser nati uomini oppure donne, in definitiva si dolgono di esser nati. Per loro non ne valeva neppure la pena, visto che dobbiamo morire. Che vivi a fare se poi si azzera tutto? Le persone negative si sentono e sono inutili.