Abbiamo un governo di infallibili e la colpa è solo dell’Oms?

(2 genn 21) Affinchè il nuovo anno ci possa liberare dall’incubo bisogna capire chi ha sbagliato e perchè. Daniela Minerva su Repubblica mi attira con questo incipit promettente e quindi leggo tutto con curiosità. La tesi è che a gennaio 2020 c’è stato il negazionismo dell’Oms: “se l’Oms avesse agito prontamente, Sars CoV-2 avrebbe ugualmente attraversato le steppe asiatiche ma noi saremmo stati più preparati…Se avessimo cominciato a stare all’erta nel dicembre 2019, se non avessimo pensato, seguendo le indicazioni dell’Oms, che non si trattava di una pandemia ma di un’epidemia, quindi localmente situata in Cina e dintorni…Se poi, a gennaio, non avessimo letto le indicazioni dei superpagati funzionari di Ginevra che ci dicevano di non indossare le mascherine perchè era inutile in assenza di sintomi…”.

Quindi, secondo la Minerva, è tutta colpa dell’Oms, talmente compromessa e culturalmente inquinata che forse bisognerebbe abbatterla…per sostituirla con un organismo snello, efficiente, e democratico. Perchè una organizzazione internazionale superpartes e competente ci serve. Per evitare che il disastro si ripeta. E per governare il secondo e il terzo atto di questo disastro. I boiardi ginevrini devono sgombrare il campo, smettendola di non voler irritare la Cina, abbiamo una organizzazione internazionale strapagata per proteggerci, che non lo fa.

Fin qui abbiamo capito la Minerva. Dove non la comprendo più è nel seguito, quando scrive che “possiamo fare le pulci a ogni atto del governo nella certezza di trovare delle baggianate (lasciare aperte le discoteche, non provvedere le mascherine, non tamponare il personale sanitario mentre infuriava la bufera….) ma alla fine è a Ginevra che dovremmo guardare.

Curioso modo di ragionare questo della Minerva, che poi è la “versione Casalino” della pandemia italiana, trovarsi un bersaglio grosso da colpire, concentrarsi su quello che è successo a gennaio 2020 e in questo modo assolvere il governo da qualsivoglia errore successivo. Allo stato, a gennaio 2021, abbiamo infatti il governo Conte 2 che rifarebbe tutto quello che ha fatto, che non ammette nessun errore nell’intero 2020 e se la prende con i cittadini e le regioni.

Il report dell’Oms che non è stato pubblicato per volere di Ranieri Guerra, n. 2 dell’Oms,  e che il funzionario Oms Zambon ha rivelato, definiva la risposta italiana al virus

“improvvisata, caotica e creativa”. 

Certificava inoltre il mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale datato 2007 e riconfermato nel 2017.

Solo noi cittadini e le regioni abbiamo commesso errori, e il governo è dovuto sempre intervenire, come un buon padre per le marachelle dei figli, per rimediare. Ecco, è questa versione, questa storia, che non dice la verità. L’Oms ci ha rovinato e non ci ha avvisato in tempo, ma dopo, da marzo 2020 in poi, il nostro governo, il nostro SSN, i nostri governatori, Arcuri e la burocrazia, il CTS, gli scienziati alla Zangrillo hanno continuato a fare errori. Per rimediare, occorre almeno riconoscere questi errori. Invece gli infallibili preferiscono prendersela con l’Oms, un organismo sovranazionale incontrollabile, e con i cittadini, come se Conte, Speranza e Arcuri fossero il meglio che ci possiamo permettere. La prossima vaccinazione di massa (comincerà non prima di marzo ma ad oggi è un rebus) è l’impegno attuale che già, rispetto agli altri paesi, sta misurando l’efficacia dei nostri governanti. La percentuale dei morti per Covid (non dei contagiati) rispetto alla popolazione è l’altro dato che già ci propone un confronto vero con gli altri paesi, ma per la Minerva sono baggianate.