Come i posteri giudicheranno Conte e Mattarella

Questo governo, per chi legge i giornali e vede la tv, è in evidente difficoltà ma intanto (o perciò) discute su stupidaggini. Quando i posteri guarderanno a questo periodo avranno una visione d’assieme che noi, giorno per giorno, non abbiamo. Ognuno di noi va dietro al suo guru di riferimento, per cui chi segue Travaglio (o Franceschini) ti dirà che Conte è il meglio che potessimo augurarci in questo terribile 2020. Mentre tutti gli altri aggiungeranno due ovvietà:

  1. mal comune mezzo gaudio (non è che gli altri paesi se la passino meglio di noi)
  2. è la democrazia, bellezza (questo governo ha una maggioranza, come può essere sostituito?)

Ora immaginiamo i posteri che vorranno capire di cosa si discutesse in Italia nel dicembre 2020, alla fine dell’anno terribile, nel pieno della seconda ondata e mentre i primi vaccini altri paesi li stanno già somministrando. Prenderanno il Corriere della Sera e leggeranno i titoli principali di prima pagina dei primi 20 giorni:

23/dicembre: Conte Renzi prove d’intesa dopo le liti

22 Test per 44mila italiani

21 Virus cambiato, un caso in Italia

20 Casa, visite, viaggi, tutte le regole

19 Italia zona rossa, Natale in casa

18 Natale con due invitati

17 Italia zona rossa a Natale

16 Vaccini siamo pronti

15 Blocco a Natale, governo diviso

14 Feste, Italia verso la zona rossa

13 Governo, serve un rilancio

12 Conte, mossa anti crisi

11 Accordo Ue, 209 miliardi all’Italia

10 Si al Mes ma il governo vacilla

9 Intesa sul Mes ma Conte è sotto attacco

8 Governo bloccato tra liti e positivi

7 Fondi Ue, lite sulla squadra

6 Mes alta tensione nel governo

5 Nuove regole per otto regioni

4 Un Natale in casa, tutte le regole          

3 L’Italia chiusa per le feste

2 Natale, tensione sui divieti

1 Chiusi gli alberghi in montagna

Cosa capiranno da questi titoli? Una cosa: che il governo, procede, tra liti e discussioni, a discutere su inezie, quali regole per spostamenti e chiusure. Nel frattempo, da febbraio ad oggi, vedranno che ci sono state 68.799 vittime, che è come dire che una città intera come Lamezia è stata spazzata via.

Dal momento che la pandemia non finirà prima di un lustro e quindi non potremo tornare in tempi brevi al tran tran precedente (un paese che fa debito e non cresce) la domanda che domani i posteri ma oggi una persona ragionevole si fa è la seguente: possiamo continuare, davanti a nuovi terribili problemi organizzativi, sanitari, economici, ad occuparci di cazzate come se ci fosse, dalla democrazia parlamentare, preclusa qualsiasi altra strada?

E’ in atto in questi giorni una verifica del governo, segno che esso è in crisi. Conviene uscirne con rimpastini, rinvii, deleghe ad Arcuri, rassicurazioni, perdite di tempo, in attesa del semestre bianco e del prossimo presidente della Repubblica?

Ecco, quello che è mancato all’Italia 2020 è stato un Capo dello Stato alla Pertini, alla Ciampi, alla Napolitano. Purtroppo Mattarella, pur rendendosi conto di un governo che continua a discutere di cazzate e ha in mente solo il limitato orizzonte del proprio consenso elettorale, non si è fatto sentire affatto (come avrebbero saputo fare i suoi predecessori).

Avrebbe potuto inviare in Parlamento un messaggio di questo tipo: «Governare implica l’assunzione di una soluzione. Non la mera presa in carico di un problema ». Purtroppo questo messaggio lo ha scritto un esperto come il prof. Giuseppe Maria Berruti nel suo “La Costituzione del cambiamento”. Mattarella magari lo condivide ma è stato silente. Eppure solo Mattarella avrebbe potuto smontare l’alibi del governo “innocente”, che non ha fatto errori e non ha nulla da rimproverarsi. Come?

Dicendo a Conte: senti, bello, tu devi risolvere i problemi, non è che puoi passare il tempo con lo stop and go, a cantare sempre lo stesso ritornello “voi vi assembrate, noi siamo costretti a chiudervi”. Mattarella avrebbe dovuto segnalare puntualmente errori, carenze, ritardi, così spronando il governo a provvedere in tempi brevi. Di questi tempi tutti quelli che si comportano come notai della maggioranza parlamentare e assistono silenziosi, passivi e fatalisti all’impossibilità di affrontare i problemi schierando le migliori energie che abbiamo (da Draghi in su) sono complici dei 5 Stelle.

E’ chiaro che i morti che abbiamo avuto in Italia e questo triste record europeo Conte lo ha provocato in parte. Quel che è sicuro è che non è in grado di affrontare i problemi perchè non ha mai ammesso quello che ha sbagliato. Solo chi si rende conto dei suoi errori è in grado di rimediare. Ecco la responsabilità di Mattarella, non aver ricordato al governo che non esiste un popolo indisciplinato e un governo impeccabile.