Juve/Suarez e le promozioni farlocche

Il Corriere della sera di Cairo schiera ancora sul caso Suarez il principe dei giornalisti giudiziari, Giovanni Bianconi. Abbandonata per un momento mafia e mafia capitale, a Bianconi non pare vero occuparsi di cazzatine. Invece su Sky, dopo il moraleggiante Matteo Marani, tocca al Club di Caressa occuparsi della questione. Caressa lascia a Piccinini il compito di spiegare la questione e così, tra l’avvocatesco e il curiale, Piccinini spiega che la Juve rischia la retrocessione. In ogni caso, conclude, Agnelli dovrebbe tirare le orecchie a Paratici per la brutta figura che ha fatto fare alla squadra.

Bianconi, Caressa, Piccinini. Nessuno ha il fegato di citare lo stralcio dell’intercettazione dell’avvocato Turco al telefono con il direttore generale dell’Università Simone Olivieri:

“Io mi permetto, poi in futuro se ci saranno altre situazioni, di appoggiarmi a voi. Su questo ci tengo a precisare che le cose vanno fatte bene. Come se fosse uno studente, ad esempio, Mohammed, non me ne frega niente, le cose vanno fatte bene. Da Torino questa è la linea, non vanno fatti favoritismi

Si scatenano soltanto contro la Juve evitando di dire la cosa essenziale che è la seguente. Suarez fa l’esame farlocco il 17 settembre. I media (basta consultare i giornali) sono informati già dal 3 settembre che la Juve non ha più interesse ad acquistarlo. Ergo: Suarez fa l’esame per conto suo e tutti sanno che alla Juve non gli interessa nulla dell’esame.

Siccome la Juve è sempre colpevole di tutto, per definizione, allora l’ipotesi è che la Juve rinuncia a Suarez perchè una talpa l’avvisa che a Perugia è aperta un’inchiesta. Insomma: la Juve è colpevole. Punto. Di cosa, si vedrà. Nel frattempo la sbattiamo in prima pagina accusandola di tutto. Il sospetto vale più della realtà.

Ma adesso veniamo alla questione scolastica generale trascurando la Juve che non dovendo più comprare Suarez non aveva nessun interesse che superasse l’esame. Una cosa è pagare un prof affinchè fornisca ad uno studente il compito scritto che lui fingerà di fare, altra cosa non pagarlo. Ma se è reato far ottenere ad uno studente un titolo, una promozione, senza che lui se lo meriti, allora gli insegnanti italiani, pagati o meno dalle famiglie, debbono stare attenti. La vicenda Juve-Surez-Università chiama in causa la società italiana che promuove analfabeti. Vogliamo scandalizzarci? Io ci sto, ma purchè ancora una volta non si perda la testa perchè si parla di Juve. Continuo a ricordare che a Catanzaro nel 2000 all’esame di procuratore legale a 2585 laureati venne dettato il compito, produssero copia conforme e non è successo nulla: fanno tutti gli avvocati. Bianconi ci potrebbe scrivere un libro.

(10/7/2005 G.A. Stella, Corsera)
Senza regole/ Copiate, diventerete avvocati (a Catanzaro) Al concorso erano 2.585, fecero tutti lo stesso compito. Ora la prescrizione: l’inchiesta finisce nel nulla.
Sale nel cielo di Catanzaro un grido d’esultanza: «Giustizia: prrrr!». Ve lo ricordate l’esame per aspiranti avvocati denunciato dal Corriere dove tutti (tranne sei ingenui) fecero riga per riga lo stesso compito? Tutti prescritti: 2.585 su 2.585. Così che quei bravi giovanotti finiti sotto inchiesta potranno dedicarsi senza più ambasce alla materia cui con tanta passione decisero di votarsi: la legge.