Noi, ultimi scribacchini rimasti

Ancora pochi (o molti, non lo so) hanno capito cosa ChaptGPT (CGPT) comporti, ovvero la stessa rivoluzione che il web o le mail hanno comportato.

Ripensando al mio vecchio lavoro a scuola, se avessi avuto CGPT avrei potuto liberare alcuni miei anni di vita dal lavoro. Si pensi che a scuola dovevamo scrivere a mano (per ore ed ore) tutti i verbali delle riunioni (tratti dai relativi appunti presi nel corso della seduta) e per gli scrutini finali o la maturità, fare i giudizi per ciascun alunno. Sono tra quelli che dagli anni Ottanta abolì nella scuola che dirigeva i verbali scritti a mano, che aveva predisposto verbali elettronici (solo da completare con i dati) per gli scrutini intermedi e finali, che come presidente degli esami di Stato mi ero costruito un repertorio di giudizi precompilati che dovevo solo adattare ai vari alunni che esaminavamo. Ma senza CGPT quanto tempo ho sprecato a far cose che oggi (v. esempio alla fine) si fanno in un batter di ciglia.

Siamo ormai gli ultimi esemplari che rimangono in circolazione in grado di scrivere autonomamente, in quanto i famosi temi e le relazioni e i verbali e le dichiarazioni e le lettere, nessun studente (e docente) sarà presto più in grado di fare. Come è già successo per i calcoli e le 4 operazioni che oggi facciamo solo con la calcolatrice.
Oggi uno se a scuola deve fare un PTOF, o un P.E.I., un P.D.P.,P.A.I, RAV, UDA, OSA, o una programmazione, se uno deve produrre un’ istanza formale ad una Autorità (quelle che io nemico dell’antitaliano di calviniana memoria, pur laureato in giurisprudenza non sono mai stato in grado di produrre) spiega a CGPT di cosa si tratta (prompt, richiesta, o abstract, riassunto) e avrà il suo prodotto finito con tutte le qualità (contenuto e forma) che richiede: gergo burocratico formale. Ogni istanza o lettera o articolo, specificando come li vuoi, (informale, da ragazzo 16enne, da intellettuale, studioso, specialista) ti sarà fornita subito, soltanto specificando l’oggetto. Nessuno saprà quindi più scrivere nulla, neppure un bigliettino per gli auguri, e la cd originalità in un mondo dove vero e falso si sono da tempo mischiati sino ad essere indistinguibili, sarà un concetto del secondo secolo.

Io con l’hobby di scrivere canzonette per il gusto di vedere l’effetto che fa con musica ed arrangiamenti dell’AI, ammiro tutti quei parlamentari ignoranti che hanno cominciato da un pò a sfornare disegni di legge, comunicati stampa quotidiani, interrogazioni e interviste. E libri. Ammiro gli studenti che da qualche anno non studiano più e sfornano temi, relazioni, tesine impeccabili su qualsiasi argomento richiesto (compresi errori ed irregolarità formali lasciati per personalizzarli alla loro età e testa). Basta poi che con un pò di memoria ripetano a pappagallo come poesie i suntini, sempre prodotti con CGPT, sugli argomenti delle interrogazioni del giorno.

Piaccia o no, è questo il mondo in cui viviamo. Come al solito, come sempre, onori e oneri, vantaggi e svantaggi, pregi e difetti, ma chi continua a dire “fermate il mondo che voglio scendere” spiega solo perchè oggi esistono i terrapiattisti e i 5Stelle.

Adesso, per rendere l’idea, ecco l’esempio di una dichiarazione che un docente supplente precario si trova a dover produrre circa un infortunio di un alunno. Basta che chieda a CGPT di trasformare in linguaggio burocratico-formale un suo appunto originale, che è questo:

Ho incominciato da pochi giorni una supplenza annuale e stamane avevo lezione nella classe IB, una classe che incontravo per la prima volta. Al termine della seconda ora ho accompagnato i ragazzi in cortile per l’intervallo. Facevo quindi sorveglianza all’aperto nel cortile dove ogni classe ha una propria postazione da rispettare e io ero lì insieme a loro. Essendo la prima volta che vedevo questa classe, non conoscevo pertanto i volti degli alunni. Stavo parlando con alcuni di essi e non ho visto la dinamica dell’incidente direttamente. Soltanto dopo la fine della supplenza sono stato avvertito da un collega che l’alunno G.N. correndo si era urtato con un altro ragazzino ed adesso si trovava in infermeria. Aveva riportato un piccolo taglio alla fronte dal quale è uscito sangue. Mi sono recato quindi in infermeria e sono stati avvertiti i genitori dell’alunno. Ribadisco che in cortile mi trovavo, al fine di sorvegliare la classe, esattamente con il gruppo degli alunni della IB e forse perchè avevo davanti a me alcuni di essi, non mi sono reso conto di quanto fosse successo e non ho visto la dinamica dell’incidente. La vice preside, riferendomi dell’episodio, mi ha chiesto di produrre al più presto una relazione, che mi affretto ad inoltrare.

CGPT subito ti fornirà tale testo:

Oggetto: Relazione in merito ad infortunio occorso all’alunno G.N. – Classe I B

Il sottoscritto [Nome e Cognome], docente supplente in servizio presso questo Istituto a decorrere dal [data inizio supplenza], riferisce quanto segue in merito a un infortunio occorso nella giornata odierna, durante il periodo di sorveglianza.

In data odierna, al termine della seconda ora di lezione, ho accompagnato la classe I B – che incontravo per la prima volta – in cortile per il consueto intervallo. Come da disposizioni organizzative dell’Istituto, ciascuna classe occupa un’area assegnata all’interno del cortile; pertanto, mi sono posizionato/a con il gruppo di alunni della I B presso lo spazio loro riservato, svolgendo regolare attività di sorveglianza.

Poiché, come sopra specificato, trattavasi del primo incontro con detta classe, non ero ancora in grado di riconoscere con certezza i volti degli alunni. Durante l’intervallo stavo interagendo con alcuni studenti del gruppo e non ho assistito direttamente alla dinamica dell’incidente.

Solo successivamente, al termine delle ore di supplenza, sono stato informato da un docente che l’alunno G.N., durante l’intervallo, si era scontrato correndo con un altro alunno, riportando un taglio alla fronte con fuoriuscita di sangue. L’alunno era stato prontamente accompagnato in infermeria.

Mi sono quindi recato presso l’infermeria per accertarmi delle condizioni dell’alunno e ho verificato che era già stata informata la famiglia.

Si ribadisce che il sottoscritto si trovava regolarmente in cortile insieme al gruppo classe di competenza e che l’evento, non essendo stato direttamente visibile per le modalità e la posizione in cui mi trovavo, è stato appreso solo successivamente per via indiretta.

La presente relazione viene redatta su richiesta della Vicepresidenza e inoltrata con tempestività.

Distinti saluti.