Rino Gaetano il cielo blu e la Calabria non sa che farsene

Ci sono dei testi orribili di canzonette. I primi sono “la meta-canzone” cioè tutti quelli che autocitano la canzone (“questa canzone è per te che sei…” “questa canzone la dedico a te…” “mentre un disco suonava la nostra canzone”). Poi ci sono i testi-elenchi che cominciano con “Dedicato a…” (Loredana Bertè) o “Benvenuto a…” (Laura Pausini).

Il prototipo inimitabile degli elenchi resta Ma il cielo è sempre più blu, la canzone-simbolo di tutta la produzione di Rino Gaetano. Uscì nel 1975 e non comparve inizialmente in un album, trovando collocazione per la prima volta solo nella raccolta Gianna e le altre…, uscita nel 1990. Vi è racchiusa tutta la filosofia dell’artista crotonese. Nelle strofe  elenca una serie di ingiustizie, inframezzandole con battute piene di nonsense e sarcasmo, mentre nel ritornello alza il tono della voce e le note per esprimere una vena di ottimismo, visto che davanti a tutto questo il cielo continua ad essere sempre più blu. La regione Calabria se fosse una cosa seria avrebbe dovuto farne l’inno almeno dal 1990. Invece tocca sentirla come sottofondo di qualsiasi pubblicità, vedi la Lidl, oppure allo stadio, la usano la Sampdoria e il Crotone.

Ogni discorso sul brand Calabria e sulla comunicazione della Regione sarebbe dovuto cominciare proprio da Rino Gaetano e da Mia Martini, non a caso due interpreti calabresi che, in maniera diversa, hanno saputo rendere le qualità migliori della gente calabrese. Con la sofferenza e l’amarezza, ma anche con lo humour, la rabbia, l’introspezione, la passione. “Ma il cielo è sempre più blu” è il brano che sembra scritto apposta per parlare di noi e delle nostre contraddizioni. “Almeno tu nell’universo” è l’altro brano che sembra parlare di noi anche se il testo l’ha scritto un genovese come Bruno Lauzi (la musica meravigliosa è di Maurizio Fabrizio)

Sai, la gente è strana
Prima si odia e poi si ama
Cambia idea improvvisamente
Prima la verità, poi mentirà lui
Senza serietà, come fosse niente

Sai, la gente è matta
Forse è troppo insoddisfatta
Lei segue il mondo ciecamente
E quando la moda cambia
Lei pure cambia
Continuamente, scioccamente

Sai, la gente è sola
E come può lei si consola
Ma non far sì che la mia mente
Si perda in congetture, in paure
Inutilmente e poi per niente