Francesco Boccia, Pd, ex ministro degli Affari regionali nel Conte II, è molto stimato dal nostro Tommaso Ciriaco di Repubblica. Certamente sarà un gran lavoratore, un uomo del Sud ed è stato l’unico ministro dem apprezzabile. Ma per quanto mi riguarda, di politica non capisce nulla.
Cito Giuliano Ferrara: “Talleyrand lo aveva detto da esperto, ci sono atti che sono peggio di un delitto, anche se non fanno di alcuno un criminale: sono appunto gli errori politici”. Lo spiegherò attraverso le sue risposte ad una intervista di oggi sul Corsera dove il disprezzo per Renzi equivale all’amore per il bisConte.
Renzi ha fatto un capolavoro, come rivendica, o ha portato la destra al governo?
«Il dato oggettivo è che ha portato la destra al governo del Paese, sia pure un governo di unità nazionale. E lo ha fatto tradendo gli elettori del Pd, perché lui e i parlamentari di Italia viva sono stati eletti da una comunità che non avrebbe mai consentito il ritorno della destra al governo. Renzi lo rimuove, ma è in Parlamento con i voti del Pd».
Il governo Draghi è il governo dei migliori?
«I giudizi li dà la storia e voi giornalisti come sempre non farete sconti. Sosteniamo il governo Draghi perché abbiamo a cuore il Paese».
Vi siete pentiti della linea «o Conte, o voto»?
«No, io quel campo progressista lo inseguivo quando questa idea rappresentava solo il 4% del Pd e nelle assemblee prendevamo insulti e fischi. Figuriamoci quindi se non lo sostengo ora, dopo che Pd, Leu e M5S hanno dimostrato insieme di saper governare il Paese durante la crisi pandemica. Perché questo è successo ed è innegabile».
È anche innegabile che Italia viva sia riuscita a far saltare l’alleanza tra Pd, M5S e Leu.
«L’obiettivo era quello, prova ne sia che i temi sollevati per innescare la crisi, dal Recovery al Mes, sono scomparsi dal dibattito. Il progetto di unire il riformismo che non si vergogna di avere radici a sinistra con le fratture sociali che attraversano il Paese è la sfida identitaria del Pd». « Chi dice che Conte è il passato non solo è ingeneroso, ma sbaglia. Significa non capire il sentimento popolare che c’è intorno all’esperienza umana e politica che abbiamo fatto. Basta farsi un giro nei nostri circoli e nei quartieri popolari per capirlo».
Lei lo vede federatore o leader del Movimento?
«Deciderà Conte cosa fare. Penso che resti valore aggiunto di una coalizione di centrosinistra che oggi abbiamo il dovere di costruire».
In queste risposte c’è il ritratto 2021 dei dem di Zingaretti. Ancora non hanno elaborato il lutto di aver perso, e sono costretti a raccontare (a se stessi innanzitutto e poi al paese) una serie di bugie:
- Cominciamo dal Mes (37 miliardi) «La semplice verità — scrive de Bortoli — è che non c’era prima, come non c’è adesso, una maggioranza politica a favore del Mes. E che nella costituzione del nuovo governo si è preferito togliere dal tavolo una questione divisiva»; 2) davvero chi aveva votato dem li voleva al governo con i 5Stelle? (cioè gli elettori del partito di Bibbiano amavano i loro accusatori?); 3) davvero al governo tutto andava bene (e il primo Recovery ritirato da Conte)? 4) davvero il Bisconte era meraviglioso e non ha fatto errori? 5) davvero il compagno Giuseppi in Casalino (anche adesso che sta per gestire i pentastellati) è il valore aggiunto, la speranza per il futuro, chè era molto amato dai compagnucci nelle sezioni?
Questo pd (zingarettiano) è antisalviniano altrimenti non sa chi è, ed infatti il vero capolavoro Zingaretti lo ha fatto facendosi sfuggire il ministero dell’Interno. Non ha voluto neanche un posto in un dicastero nel quale Salvini «è ritornato» – come ha promesso pochi giorni fa – facendo nominare sottosegretario Nicola Molteni.
La perla finale è degna della moglie di Boccia, Nunzia De Girolamo la quale almeno la politica l’ha lasciata per darsi alla tv:
«Ripartendo dal lavoro di Zingaretti abbiamo bisogno di diventare un partito nuovo, non un nuovo partito, come disse Togliatti nel ‘44. Oggi come allora è necessario portare gli ultimi dalla protesta al governo».
Quindi, per il futuro, il piano è questo: il Nord lo lasciamo alla Lega, il Sud ai grillini e il Pd dalle Ztl si prende gli ultimi. Nel frattempo Draghi fa il lavoro che il bisConte non è stato capace di fare. Per avere la conferma chiedere non a Renzi ma a quel povero cristo di Mattarella che alla fine ha capito l’unica cosa che gli rimaneva di fare. La mia domanda finale è:
ma Boccia e Zingaretti perchè non si fanno spiegare da Mattarella come stavano effettivamente le cose invece di continuare a dirci tutte queste fregnacce? Oppure è stato Mattarella a tradire i dem?