Dal migliorista Macaluso alla De Petris sinistra disastrista casalinizzata

Stamane 19 gennaio 2021 ho una sola domanda in testa: se fosse vivo Pasolini e avesse visto il dibattito al Senato, domani 20 gennaio il governo “riconfermato” non sarebbe caduto dopo un suo commento sul Corriere della Sera?

Se Pasolini avesse visto questi poveracci di 5 Stelle adoranti nei confronti dell’incolore e inodore Conte, ormai diventati entusiasti dell’Europa e della Scienza, di Mattarella che ieri volevano incriminare, amici di Biden come lo erano di Trump, come se nessuno a gennaio 2021 si ricordasse più di loro, dei no vax, delle scie chimiche, dei complottisti che andavano dai gilet gialli. Se Pasolini avesse visto questi pd alla Franceschini, che non hanno applaudito alla fine del discorso di Conte, silenti e tolleranti nei confronti di quelli che ieri li accusavano di essere il partito di Bibbiano, silenti dopo aver procurato ai poveracci un aggancio all’Europa e la possibilità di poter sperperare i fondi del Recovery in cazzate per accontentare le clientele meridionali e i paesani.

Purtroppo un Pasolini non c’è più, ci sono solo quelli che volano alto, i Saviano e…quelli che si siedono al tavolo di Fabio Fazio per presentare un libro, un disco, tutta roba senza più nessun valore civico. L’Italia dei D’Alema, Veltroni, Berlusconi, gente che ha pensato solo alla propria bottega e azienda, ha lasciato il posto a questi poveracci che non sanno nulla di nulla, impiegatucci pubblici, avvocaticchi, che con 15 voti su Rousseau hanno cambiato le loro misere vite per lasciarci in dono…Salvini e la peggiore destra.
Perchè io non so cosa Pasolini avrebbe scritto domani, è evidente, ma so che con la sua preveggenza avrebbe accusato quelli che si presentano come la “sinistra 2021”, i Zingaretti, Travaglio, Bersani, di aver preparato il terreno, con la loro inconsistenza e il tirare a campare giorno per giorno, per l’avventura tragica della peggiore destra che questo paese ha conosciuto dopo il fascismo.
Perchè la storia non è lineare, ma torna indietro e quindi proprio quelli che hanno gonfiato il pallone Conte e sostenuto i poveracci con la scusa che se si andasse a votare vincerebbe il Truce, stanno rimandando il momento della resa dei conti. Il momento in cui, con le elezioni, gli italiani, dopo aver dilapidato soldi e vaccini e dpcm, con un debito pubblico mostruoso lasciato sulle spalle di giovani innocenti e disarmati, con migliaia di morti che si accumulano per conquistare il record europeo e mondiale, si affideranno al Nuovo Salvatore della Patria. Quello che dirà: e che problema c’è? Il debito è grande ma non lo paghiamo, piccolo è bello, statalizziamo tutto, l’Europa è matrigna e noi ci ripristiniamo la liretta, per i vaccini mezza dose per ciascuno, mal comune mezzo gaudio. Credete forse che la sinistra estrema comunista non sarà d’accordo con queste misure? Gli estremisti, ricordatelo sempre, non sono opposti ma si sorreggono a vicenda, come due facce della stessa medaglia. Chi ha ascoltato la pasionaria De Petris (Leu) sgambettare come una cheerleader per Conte (quello dei decreti sicurezza) capisce cosa voglio dire. Ma se nel 2021 leggi il Manifesto tifare per i casaliners capisci che il comunismo è stata una ideologia terribile