La Juve vista con la Roma ha sorpreso tutti nessuno escluso perchè vedere Cuadrado a sinistra (Frabotta era stata la bella novità della prima partita) è sembrata una follia. Perchè cambiare se la prima è andata bene? L’unica spiegazione possibile, a parte i lavori in corso su una squadra priva di 5 titolari (De Ligt, Dybala, Demiral, Bentancour, Arthur), è Antonio Gagliardi, il tattico che Pirlo ha sottratto a Mancini e alla nazionale. La manìa ora è giocare con ali con i piedi invertiti (solo che Pirlo ha schierato così pure i due centrocampisti McKennie e Rabiot) per consentire loro di svariare verso il centro sfruttando lo spazio che il centravanti (in nazionale Immobile o Belotti) apre. Con la Roma Pirlo avrà pensato che Ronaldo e Morata sarebbero andati in profondità e così le ali (Cuadrado e Kulu) si sarebbero accentrati per inserirsi o tirare.
Solo che Fonseca, come tutti quelli che affrontano la Juve sin dall’anno scorso, si è guardato bene dall’alzare la sua difesa a tre lasciandoci spazi. Ormai tutti con noi giocano allo stesso modo, si vedano Napoli Milan e Lazio: due linee di 4 serrate che ci chiudono gli spazi centrali e ripartenza in contropiede visto che abbiamo Bonucci e Chiellini lenti a campo aperto.
Insomma, con la Juve tutti sanno che è utile ricorrere a quello che una volta chiamavamo contropiede, basta invitarci a venire avanti, farci stabilire nella metà campo avversaria e al primo nostro passaggio sbagliato farci il contropiede.
Le avversarie sono sempre più convinte, l’ Atalanta col suo 3-6-1 gioca ad uomo, con automatismi perfetti e due terzini degni del Liverpool (il grande punto debole bianconero); l’Inter col suo contiano 3-5-2 forse con Vidal troverà l’equilibrio che lo scorso anno non aveva. Tutte le altre squadre con noi riscoprono il caro vecchio catenaccio, oggi fatto a zona ma con marcature ad uomo a centrocampo e pressing.
Sarri lo scorso anno si è affidato al suo modulo che prevede di attaccare al centro e sul lato debole. Le nostre difficoltà di segnare si sono evidenziate perchè solo Ronaldo (spesso generoso in versione Benzema) e Dybala segnavano, in area avversaria non ci entrava nessuno, Cuadrado non salta più l’uomo, D. Costa il tempo lo passa in infermeria e nessuno sa crossare.
Vedremo con Pirlo se andremo sulle ali, se riempiremo l’area, se riusciremo a fare qualche cross utile per Ronaldo. L’acquisto di Morata è stato, secondo me, inutile in quanto egli è un doppione di Ronaldo. Dzeko sarebbe stato invece perfetto per farci ri-salire e Suarez per aprire spazi e concludere.
Insomma, abbiamo molte incognite che mi lasciano perplesso e curioso. Non è questione di budget. Non capisco: 1) l’ostinazione di non prendere terzini (Lazzari e Fares non potevano servire a noi più che alla Lazio?); 2) di non capire che Ronaldo ha bisogno vicino più di un (un nome a caso) Cornelius del Parma (cioè uno che addomestica la palla e la smista anche a centrocampo) che di Morata, bravo solo in contropiede ma inutile negli spazi intasati.
E’ l’anno decisivo, l’ho già scritto, per Paratici, un ds è bravo se sa vendere, a comprare con un budget in mano siamo capaci tutti. E’ possibile che il Milan venda Paqueta a 20 milioni, uno che non ha giocato mai, un oggetto misterioso e noi regaliamo Mantzukic, Matuidi, Higuain, Rugani (gente alla quale abbiamo dato ingaggi importanti)? Ormai necessitiamo di scouting (scoprire in giro per il mondo giovani promettenti), il solo McKennie è troppo poco. Ma possibile che in giro, anche in serie B o in Olanda, non ci siano (per spendere poco) 2 terzini di corsa, un centrocampista tipo Demme del Napoli, un centravanti alla Cornelius? Se prendiamo Chiesa, dopo Bernardeschi (e a che cifra!) continuiamo ad accumulare senza fare acquisti mirati nei ruoli necessari. Per il futuro, tenere d’occhio il ds Sartori dell’Atalanta.