LAMEZIA/Pegna e il passeggio paesano che non pro-muove

Scrive Pegna: “Ci chiediamo, se a Roma per un concerto si chiudono le aree di Circo Massimo, Piazza del Popolo o i Fori Imperiali; a Napoli Piazza Plebiscito, a Milano Piazza Duomo, è normale che un grande festival non si possa svolgere su Corso Numistrano di Lamezia Terme, Città che più di quelle ha bisogno di un’immagine positiva e di promozione?”

A questo punto soccorre la logica: Lamezia può essere paragonata alle metropoli? A Milano ai cittadini-pedoni se chiudi il Duomo rimane tutto il resto, a Lamezia se chiudi il corso non rimane nulla. Ubi maior

Pegna, che ha ottenuto dal Comune il corso Numistrano (perchè non il campo sportivo?) per svolgere “Calabria Fest”, dice: “al responsabile del pd che si è erto a triste e paesano paladino del passeggio serale, dico che c’è poco da commentare davanti alla totale ignoranza in materia di analisi di promozione, grandi eventi radiotelevisivi e, cosa ancora più grave, delle normative che disciplinano il settore in questo momento storico. Per non essere da meno, ha voluto anche lui canticchiare qualcosa, prendendo però una serie di stecche evitabili!”. Non passeggio sul corso da quando facevo l’università pur tuttavia i tristi passeggiatori per me devono avere la precedenza sugli imprenditori. Su questo blog ho sempre ironizzato sul “salotto buono della città”, frase da tutti ascoltata milioni di volte, diventato, questo salotto, da decenni un cestino dove il Comune butta di tutto. Vuoi installare un tendone, un’impalcatura, un totem per qualsiasi iniziativa “privata” che abbia uno scopo economico, benefico, ideale? Chiedi di farlo sul corso. Vuoi vendere qualcosa? Fallo sul corso. Nelle grandi città hanno il problema dei cortei politici che paralizzano il centro, a Lamezia ogni occasione è buona per concedere la location ai privati. Il mio discorso è identico a quello dei romani che anni fa hanno stigmatizzato l’uso di Trinità dei Monti per farvi svolgere passerelle televisive degli stilisti di moda, quella stessa scalinata sulla quale da agosto 2019 non è più consentito non solo mangiare e bivaccare ma neppure sedersi. I nostri due corsi, secondo me, vanno utilizzati come corso Vannucci di Perugia dove nessun sindaco, di destra o sinistra, si sogna di chiudere tutto e consentire a PincoPallo di farsi i fatti suoi con la scusa della promozione turistica. Uno la pagnotta se la può procurare come vuole basta che non faccia rapine e non espropri i luoghi pubblici. Se Pegna va al parco Mitoio trova gratis un teatro all’aperto, d’altra parte una città che ha consentito in eterno agli ambulanti di chiudere mercoledì e sabato mezza città cosa volete che faccia? Chisti simu, paesani e ignoranti in materia di promozione…