Renzi/ lo stile rancoroso della politica italiana secondo Rocca e Ferrara

(Christian Rocca) Il mascariamento dell’ex premier va oltre l’inchiesta giudiziaria sulla Fondazione Open e il suo atteggiamento spaccone. Sono alcuni suoi ex compagni di partito, e il mondo a loro collegato, a volerlo annientare perché mossi dal livore personale e per evitare che continui a rovinargli i giochi. Ma così si rendono volenterosi complici del populismo. Soltanto Calenda l’ha capito

Il Pd e la trappola dei buoni ma scarsi che blocca l’Italia da decenni

(giovanni cagnoli) Dare patenti di virtù morale attaccando quelli bravi ma antipatici è sempre stato un modo per mantenere il potere e preservare la propria parte politica. In un tempo così complesso bisogna far governare chi è capace, come ha dimostrato coi fatti il presidente del Consiglio rispetto al vacuo Giuseppe Conte (e l’ex segretario dem rispetto all’attuale)

La nostra vita scoperta nell’anima

C’è una frase che appena l’ho letta mi ha aperto la mente, l’ha scritta James Hillman (1926-2011) il geniale psicoanalista statunitense (ma europeo di cultura) allievo e successore di Carl Gustav Jung, nel suo libro “Il codice dell’anima” (1996, gli Adelphi): “Tutti, presto o tardi, abbiamo avuto la sensazione che qualcosa ci chiamasse a percorrere una certa strada” (pagina 19).

Una sola domanda sulle pensioni

Sulle pensioni vorrei fare una sola domanda a Landini e a tutti quelli che gli vanno dietro. L’età effettiva media di pensionamento negli ultimi 10 anni si è ridotta a meno di 62 anni, contro una media Ocse vicina ai 65 anni. Ma possibile che noi italiani siamo sempre speciali …

Pd e 5Stelle l’alleanza di due che non condividono nulla di nulla su niente

Non c’è stato e non c’è nulla che in questi anni e ore accomuni 5Stelle e Pd. Su qualsiasi tema e argomento. Mentre i soliti Ambiziosi del Pd non pensano ad altro che al Colle in quota amici di Grillo, si rischia sulla nomina del prossimo Capo dello Stato dal momento che però i grillini vogliono liberarsi di Draghi mandandolo al Colle. Lo avete capito, o no, che Draghi per i 5 Stelle è l’Orco delle favole e li sta annientando? Mentre con lui il Pd cresce?

Scuola/ Rocchi vs Mastrocola-Ricolfi

Il  libro “Il danno scolastico” (La Nave di Teseo) di Paola Mastrocola e Luca Ricolfi provocherà il solito dibattito tra due vecchi partiti (PdS vs PdI): Selezione o Inclusione. Se l’ascensore sociale si è bloccato, sostengono i coniugi e professori torinesi, è colpa del «grande inganno» della scuola progressista. L’istruzione …

Ricolfi e Mastrocola/Come i finti progressisti hanno distrutto la scuola italiana

Nel loro nuovo libro, Paola Mastrocola e Luca Ricolfi spiegano come negli ultimi anni sono state appiattite le difficoltà, annacquando il percorso di studi e il livello di preparazione degli studenti a causa di un’ideologia cieca. Il tutto senza neppure diminuire le disuguaglianze. La conseguenza peggiore è avere ridotto le basi per il ricambio della classe dirigente, condannando il paese alla stagnazione (o al grillismo)

Regionali/ Quanto l’homo lametinus vota per i non lametini

Basta guardare il numero di preferenze ottenute da vari candidati nelle sezioni di Lamezia per capire come vota l’homo lametinus. Disperdendo il suo voto verso altri “amici non lametini”. La tesi (“non c’era il voto disgiunto per cui se votavi un candidato (amico) sceglievi pure il presidente”) è contraddetta dal …

Lamezia/Mascaro e la comunità ostaggio di un Ariete

(15/10/21) Cosa succederebbe se il sindaco Mascaro si candidasse anche nel 2025, come non ha escluso di fare? Fatti i conti sarebbe sindaco per 15 anni, però operando giusto nei periodi in cui lo Stato non lo tiene fuori dal comune. Forse a questo punto la risposta non la fornisce la politica ma l’astrologia.

Che cosa c’entrano i 5Stelle con la sinistra italiana? Un riassunto

La tesi de “Il Fatto” è sempre stata che i 5Stelle sono la conseguenza (non la causa) di una sinistra italiana che non fa più (v. Renzi) la sinistra. Un memorandum per capire come i grillini sono nati vivono e scompaiono essendo “nè di destra nè di sinistra”, un partito eterodiretto che non ha un solo punto in comune con il Pd, non a caso definito il partito di Bibbiano.

L’avversione degli intellettuali per il capitalismo

Nonostante dopo il collasso dei sistemi socialisti in tutto il mondo, alla fine degli anni Ottanta, in molti abbiano riconosciuto la superiorità dell’economia di mercato, un certo sentimento anticapitalista non solo è sopravvissuto in maniera più o meno latente, ma ha persino acquistato nuovo vigore con lo scoppio della crisi …

Entrano i “lametini” Raso e Fedele

Regionali in Calabria, ecco i consiglieri eletti nelle tre circoscrizioni: entrano i lametini Raso e Fedele. Avete letto bene? La-me-ti-ni. Ennesima conferma dell’homo lametinus “amico di…” che vota candidati non lametini. Non sarebbe ora che qualche antropologo (i politologi non indagano l’animo umano ma soltanto i flussi numerici delle correnti) …

La minacciosa Virginia Raggi, esperta del gn’ente

Ad un certo punto a Roma arriva l’ex sindaco Raggi, che già è stata scelta da Giuseppi per dirigere insieme il M5S. Ai giornalisti e alle tv in attesa dice alcune parole: Siamo l’unica forza che ha fronteggiato le corazzate di centro-destra e centro-sinistra. Continueremo a lavorare per questa città …

Regione Calabria /le folle per Conte e Masaniello pensoso sino a Natale

Ho pubblicato questo articolo il 9/9/21. Esso spiega prima che avvenisse ciò che poteva succedere. Lo sintetizzavo così: “Come sono stati eletti in Parlamento l’avv. D’Ippolito e Frugiuele? Con l’ondata del voto d’opinione. Ecco spiegato perchè Salvini tenta la replica del film e si gira in lungo e largo la Calabria mentre Letta si fa vedere lo stretto indispensabile. Letta ha sacrificato la Bruni al suo schemino “Pd + 5Stelle” ed è pronto a consolarsi come in Umbria: abbiamo perso insieme. Invece avrebbe dovuto puntare a vincere da solo, collegando la Bruni all’agenda Draghi, l’unico leader credibile che in questo momento storico abbiamo in Italia e in Europa”.

Caro homo lametinus, il ballottaggio non c’è: o Amalia oppure quelli che fanno gli scherzi

L’Homo lametinus lo riconosci storicamente perchè è sempre “amico di qualcuno non lametino”. L’ho spiegato in un altro articolo ma anche queste regionali validano la definizione stavolta in presenza di una donna lametina che per la prima volta (qualcuno non ha capito ancora che il ballottaggio non c’è!) potrebbe diventare presidente della Regione. Gli amici di… sono già occupati, sempre al servizio degli Altri. E poi ci sono quelli di sinistra a cui piace cazzeggiare, che si vogliono solo divertire, come ci ha spiegato Corrado Guzzanti.

La tecnologia che ci rimprovera

(antonio gurrado) Devo fare la spesa, apro l’apposita app sullo smartphone e subito mi propone di ricomprare prodotti già acquistati, sbattendomi in faccia l’immagine di lussuriose Nutelle e tristanzuoli precotti comprati in qualche passeggero momento di fretta o debolezza. Mi viene la curiosità di vedere quanto dista Trofarello in macchina …

La differenza tra noi e i bipopulisti

(Christian Rocca) Il caso Morisi, la vittoria dei socialdemocratici tedeschi, la campagna per rimuovere Draghi, la shit storm della bestiolina Pd contro Calenda e l’ingenuità di continuare a scherzare con i due populismi e i loro volenterosi complici

Verderami/ Giorgetti lancia la sfida a Salvini

Il caso Morisi dunque, secondo Verderami, amplifica il duello tra il leader Salvini e il ministro dello Sviluppo economico che vorrebbe un nuovo partito staccato dalle logiche sovraniste”Così si è arrivati al punto di non ritorno. E il «no» di Giorgetti a Berlusconi per il Quirinale è parte del disegno, perché mira a far saltare la federazione di centrodestra a cui aspira Salvini, indicando invece a un pezzo di Forza Italia la strada per un’aggregazione dell’area moderata insieme ai centristi, a Renzi e a Calenda, citato non a caso per la corsa al Campidoglio.

Ecco perchè il Pd ama Conte e disprezza Calenda

(carmelo palma) Il Partito democratico preferisce l’ex premier perché non crede a nulla e quindi è pronto a dire la qualunque, mentre il candidato sindaco di Roma è un outsider che esprime i contenuti di un progressismo adulto ed è un problema per il piano strategico populista bettinian-zingarettian-lettiano