G.Corbellini/ Come il cervello legge la pandemia e la guerra. E si autoinganna

Pandemia e adesso guerra (prima della prossima carestia). Come funziona il cervello umano in queste situazioni? Gilberto Corbellini ci spiega perchè scatta il bisogno di arruolarsi in ciascuno di noi (Noi contro loro). Il fatto è che gli umani siamo preparati a fronteggiare pandemie e guerre in piccoli gruppi, ma quando si allargano, tutti i nostri bias affiorano e torniamo ad essere gli uomini che vivevano in tribù in un mondo di 10mila anni fa che aveva gli stessi abitanti del Lazio.

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La pandemia ci chiede di coordinare il pubblico con il nostro privato

La prima questione che la pandemia ha posto a ciascuno di noi è stata quella di chi fidarsi. Che, se ci pensate bene, è una vecchia domanda politica: a chi dare ascolto, a cosa credere, chi seguire? Quale bandiera sventolare in piazza? Poi però si è disvelato il nostro privato, le nostre paranoie, quelle dei nostri amici e familiari. Tutto l’irrazionale che fa parte del mondo. Quel che ci viene richiesto è lo sforzo di tenere insieme una mole immensa di informazioni in parte contrastanti, come sfondo delle nostre decisioni personali, in altre parole saper coordinare il pubblico con il nostro privato.

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