La politica calabrese dei feudi, amici, sigle, pacchetti di voti

Ciò che si osserva da anni in Calabria è la scomparsa dei partiti, diventati semplici sigle-contenitori di personaggi. Ognuno di questi (ecco perchè abbiamo voluto abbondare in nomi e cognomi) è ormai una figurina sull’album Panini della politica, ha un suo curriculum (le squadre in cui ha giocato) con i voti ottenuti. Ogni giocatore ha un suo pacchetto di voti che sposta a seconda di dove gli sponsor (i procuratori di voti) lo indirizzano. Destra, sinistra, centro, sono luoghi ormai indefiniti nella bussola politica, si fa politica per ottenere un vantaggio personale e concreto.

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Nicola Fiorita e il risucchio di Lamezia

Finanche per uno intelligente come Fiorita Catanzaro è resa marginale e fragile da Lamezia. Il Capoluogo è risucchiato da Lamezia e sapete perchè? Perchè l’inaugurazione dell’anno giudiziario col covid si fa nell’aula bunker. Basta, dice la sinistra nuova, tale risucchio verso Lamezia va fermato. Campanilismo? No, strategia, Catanzaro guarda verso la statale 106 e nella piana lametina vuole governare solo l’aeroporto.

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