232mila senza vaccino e 714mila con due dosi sole in Calabria
Per capire la situazione covid in Calabria bastano due numeri
Per capire la situazione covid in Calabria bastano due numeri
(Cristina Marrone) «Dobbiamo cominciare a pensare, a pianificare e a comprendere che siamo di fronte a un’infezione che non andrà mai via». Proprio l’ottimismo potrebbe essere uno dei maggiori ostacoli a realizzare piani «di convivenza»: se ogni volta si pensa che il Covid stia andando via si tenderà ad abbassare la guardia senza procedere con investimenti essenziali.
Il leit motiv del capodanno 2021 — «tanto la prenderemo tutti» — ci racconta anche di una sconfitta. A essere sconfitto definitivamente sarebbe il sogno moderno di previsione e controllo, l’idea prometeica dell’uomo come dominatore della Terra e del proprio destino.
In questa situazione, l’unica cosa che non possiamo permetterci è continuare a non fare nulla. E purtroppo il novero delle misure fra cui, nell’emergenza, siamo costretti a scegliere, non può che essere quello degli interventi (dolorosi) che producono effetti significativi a breve
Quando i contagi aumentano va tutto in tilt, il tracciamento non si può più fare e neppure i tamponi. Le pec si accumulano e allora si rimpiange la sciagurata scelta iniziale di aver imperniato tutto il sistema di vaccinazione sugli hub e non sugli studi dei medici di famiglia com’era naturale, visto che sul territorio ci sono loro. Così le masse vengono convogliate in lunghe file verso i pochi hub mentre ciascuno di noi avrebbe potuto fare il vaccino presso lo studio del suo medico. Avete capito adesso perchè questa modalità semplice non è stata voluta?