SCUOLA/BASSANO SEI TU?

Ci risiamo, una prof bullizzata a Salerno. Anche stavolta lo chiamano EPISODIO. Invece non è un episodio, è IL PROBLEMA principale della scuola italiana. Perchè la normalità quotidiana si preferisce credere che sia un episodio? La risposta è che si opera una vera e propria “rimozione” del problema, dicendo la cosa più banale di tutte: una rondine non fa primavera. Quella prof bullizzata SAREBBE l’eccezione, non la regola. Alla base resta l’idea sbagliata che un consiglio di classe non sia un gruppo di lavoro ma una somma di individui. Mentre all’università un prof che non funziona non blocca il funzionamento del meccanismo ma lo rallenta soltanto, in una scuola il prof che non funziona blocca il meccanismo. Come succede in tutte le squadre, orchestre. Chi stona in un coro anche se è uno solo lo rovina. O no?

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QUELLI CHE/ CERCANO DI CAPIRE DI MAIO “39”

Di Maio non si capisce. Dice una cosa e poi il suo contrario, o resta in silenzio. L’inconsistenza assoluta. Abbiamo avuto nella politica italiana dei gregari, ma questa è la prima volta di un “avatar”: di Grillo & Casaleggio. A Nicastro un avatar del genere lo definiscono un “39”.

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I MALI DELLA SCUOLA SECONDO GALLI DELLA LOGGIA

Per della Loggia l’importante è dunque “cosa” si insegna a scuola. Per me le cause dei mali sono invece il “quanto” e il “come”. Innanzitutto il “tempo effettivo” di scuola, essendosi nel frattempo dimezzati i 200 giorni annui obbligatori di lezione. Il “tempo-scuola” annuale (cioè il tempo di ascolto delle lezioni in classe) di fatto è molto diminuito nei decenni.

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9 AGOSTO. SE SEI INTELLIGENTE PUOI VOTARE UN CRETINO?

Lo schema è il seguente, il solito destra-sinistra (categorie con le quali nel terzo secolo non capisci nulla della politica internazionale): da una parte Salvini, Meloni e Berlusconi; dall’altra Casaleggio, Pd, verdi e briciole. Lo schemino prevede il seguente postulato: il Pd deve parlare con quelli che stanno a sinistra, per allearsi con loro o comunque trovare alcuni punti in comune. Ecco, lo schemino dei cretini è sbagliato per il semplice fatto (14 mesi dovrebbero testimoniarlo) che casaleggi e truci sono due facce della stessa medaglia.

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PERCHE’ E’ PIU’ FACILE FARE IL SINDACO A MILANO?

Galli della Loggia evidenzia sul Corriere la “diversità” Nord-Sud attraverso il confronto Roma-Milano. Essa è la prova provata, aggiungo io, di un altro fatto: che i sindaci contano ben poco rispetto alle macchine che essi si ri-trovano a guidare. Cosa intendo dire? Che se la Raggi fosse diventata sindaca di Milano e Sala di Roma, i due sindaci (fermo restando che Sala vale mille volte più della Raggi) non avrebbero cambiato il destino delle due città, che dipende dagli impiegati e dirigenti comunali preesistenti.

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