EZIO MAURO HA CAPITO PINO D’IPPOLITO

Ezio Mauro ex direttore di Repubblica, è editorialista che scrive tanto, ma non è che aiuti a capire il mondo complesso in cui viviamo. Mi spiego. Siamo dovuti arrivare al 27 marzo 2019 perché Mauro si convincesse di una cosa elementare: (v. articolo oggi su Repubblica)” …Il terzo elemento è la mutazione da tempo ormai in corso nei Cinque Stelle che stanno traghettando una base protestataria in parte delusa dalla sinistra nel pozzo neo-reazionario del salvinismo, senza nemmeno più distinguersi ad occhio nudo. Nati cercando la grande menzogna di un luogo né di destra né di sinistra (come fosse possibile non scegliere nel mondo di oggi) sono già diventati parti costituente anche se gregaria  di questa nuova destra italiana, che cerca addirittura  un nuovo nome, una definizione appropriata alla sua eccezione”. Passi per le Fiorella Mannoia, i Galli della Loggia e tutti quelli che pensavano che Grillo fosse il nuovo che rivitalizzasse la sinistra e il paese; passi per tutti quelli che volevano il pd con il suo misero 18% a sedersi con i 5 Stelle per fare un contratto di governo (o piuttosto per replicare l’onta di Bersani in streaming); ma a me impressiona un Mauro che si accorge oggi di quello che era evidente ben prima del 4 marzo 2018. Bersani il tonto usava l’espressione: quelli che non vedono la mucca nel tinello. Comunque noi a Lamezia siamo indifendibili. Conoscendo Pino d’Ippolito, amico di Beppe Grillo, abbiamo avuto il privilegio di capire da subito il grillismo, vale a dire chi con la sinistra, a parte errori di gioventù, non ha mai avuto nulla da spartire. Non è questione di “nè destra nè sinistra”, il grillismo unisce, fateci caso, gente senza nè arte nè parte, che con la scusa dell’elite si è PROCURATA (o ha moltiplicato) un reddito. Niente di male: c’è chi la propria vita la dedica al sesso, o al papa, al Napoli o al padrino, a Povia o all’arte. Volete che non ci sia chi la dedica solo ai soldi? E così è stato così sarà, e chi va dietro a Travaglio & Scanzi già oggi, ad inizio del 2019, può capire l’elemento che unisce questi campioni del (proprio) cambiamento, no vax, no tav, no tutto, centri commerciali chiusi la domenica, decrescita felice e Stato padrone: il vil danaro. Per ottenere il vil danaro c’è gente disposta a tutto. Anche a prendere in giro i poveri cristi come il pifferaio magico, leggenda tedesca (Der Rattenfänger von Hameln, letteralmente l’accalappiatore di ratti di Hameln). Poi leggi: per gli industriali l’Italia è ferma. Ma con i pifferai come la volete l’Italia, di corsa? Piano piano, passo dopo passo ad annegarsi.