GABRIELLA DODERO RECENSISCE “AZZURRO”

Ho capito che valeva la pena di leggere questo libro già a pagina 4, quando il protagonista-voce narrante del primo capitolo ha citato Umberto Bindi, che per la mia generazione era un mito. E il resto del libro, il cui titolo richiama la celebre canzone di Celentano, non mi ha deluso.  I protagonisti sono una coppia, lui ispettore del Ministero, lei avvocato, che in tempi diversi si recano in un paese della Calabria, partendo da una inchiesta ministeriale su un caso di stalking avvenuto in una scuola. Di evento in evento, cercano ciascuno a modo suo di comprendere quella realtà così diversa dalla propria, in cui fatti violenti sembrano essere inspiegabili, ma forse seguono una logica sconosciuta. Il libro affascina perchè porta ad identificarsi con i due protagonisti, ironico e distaccato lui, tenace ed appassionata lei. Li attorniano alcuni personaggi, ben delineati con pochi tratti, molti provenienti dal mondo della scuola, altri facenti parte della realtà locale (giornalisti, portieri d’albergo, politici). Tanti tipi umani, che ci sembra di conoscere per averli incontrati nella vita reale, ma che non è detto siano quello che sembra. Un libro che si legge con interesse, che scioglie con maestria tutti i numerosi nodi della trama, e che ci dispiace dover lasciare all’ultima pagina. (recensione apparsa su IL MIO LIBRO-KATAWEB, a supporto di “Azzurro”, libro autopubblicato)