LA CATEGORIA DEL TIFOSO DISONESTO (bergomi e di maio)

Ieri sera ho sentito prima Bergomi commentare l’ l’Inter e poi un’intervista di Di Maio, e ho avuto la riprova che il calcio è la metafora della politica, forse pure della vita  (dove tutti giochiamo per il pareggio). Bergomi lavora da tanti anni su Sky, guadagnerà pure bene, ma resta un depresso cronico che non è riuscito in tanti anni a crearsi una professionalità. Un commentatore sportivo è professionale se “non è tifoso”. La politica per definizione è lotta di tifosi contrapposti, e infatti gli unici statisti che restano nei libri di storia (Olof Palme, o Willy Brandt, per fare due nomi) sono i politici “super-partes” che non sono stati tifosi. Il tifoso è disonesto, ma non perchè, come si crede, non ragiona ed esprime solo le ragioni del cuore. No, ci sono tanti tifosi, appunto come Bergomi e Di Maio, che ragionano, solo che sono disonesti. La disonestà è un mal funzionamento del cervello, come i bugiardi cronici. Come i violentatori, i quali per scagionarsi dicono tutti : era consenziente. Ci sono i tifosi accecati dalla passione, da qualsiasi passione, che sragionano. Ma tra tutti i tifosi, disonesti sono solo i tifosi che usano il cervello e non il cuore. Bergomi è tifoso quando parla dell’Inter. Dall’anno 2009-10 in cui con Mourihno vinsero il treble, ogni inizio stagione lo zio (il Conte-zio manzoniano era un’autorità “d’influenza”, esercitata a fine malefico) preannuncia urbi et orbi che l’Inter ha fatto una squadra da scudetto. Lo dice perchè ci crede, ne è convinto ogni anno. La realtà dei fatti lo smentisce dal 2010, anzi, ogni partita dell’Inter che commenta lo ridicolizza sino a farlo diventare uno zimbello del web. Se infatti uno in tv si è detto convinto  che l’Inter può competere con la Juve con i vari Banega, Joao Mario, Kondogbia, Gagliardini, Medel, Barbosa, Nagatomo, Handanovic (non era meglio di Buffon?) due sono le cose: o è cretino oppure è disonesto come tutti i tifosi ragionanti. E veniamo a Di Maio. Io gli ho dato un nome d’arte che è “Ne vedremo delle belle”. Come Bergomi, preannuncia sfracelli, liscia il pelo agli adepti, adesso che è vice premier è ancora più ridicolo di prima. Anche per lui il dilemma è secco. C’è chi giura che sia stupido. Io propendo per la disonestà del tifoso. Bersani, Travaglio, D’Alema, Vendola, sono tifosi disonesti. Poi ci sono i tifosi cretini, Massimo Mauro per dirne uno. O Salvini. Il tifoso o non capisce la realtà dunque, oppure la comprende ma intende piegarla ai suoi preconcetti. I disonesti credono alle bugie che dicono, e quindi sono i peggiori in assoluto.