ZINGARETTI E LA VECCHIA LOGICA DEL CORPACCIONE

Nicola Zingaretti del pd è un altro che si trastulla e ci propina LA LOGICA DEL CORPACCIONE (dentro, c’è di tutto). Leggete: “…E’ un errore madornale considerare i 5 Stelle un’organica formazione di destra. È l’errore che non ci ha permesso di tentare un’iniziativa politica, dopo il voto, nei confronti di questo mondo». Cosa sono allora i 5 Stelle? «Un corpaccione dove c’è dentro un po’ di tutto. Prevale una protesta, spesso assai giustificata, verso le istituzioni italiane ed europee così come sono oggi, i partiti che sono diventati macchine elettorali. Da questa contraddizione deve scaturire una nostra opposizione intelligente, che tenda a disarticolare, a convincere, a spostare orientamenti dentro quell’elettorato».

La logica del corpaccione dei tanti Zingaretti è vecchia, ma è un sofisma. Applicando l’identica logica ai tempi della dc (quello sì un corpaccione dove c’era dentro di tutto), quel “compromesso storico” che tanti sinistri contestarono, sarebbe stato appunto logico.  Ma che c’entrano i flussi elettorali, gli elettori, con la proposta politica, con il dna politico, con il ruolo che un partito o un movimento assume? 

Quando uno scambia i propri desideri con la realtà, adopera la logica del corpaccione. In buona sostanza Zingaretti è un altro che oggi intenderebbe dividere una presunta sinistra (M5S) dalla destra (Lega), per governare assieme al più fascista di tutti, Grillo. Guardate i nemici di Grillo: l’Europa, i migranti, l’establischment, le banche, i giornalisti, il pd. Su cosa devi discutere con Grillo?