Cassese, Reichlin, Cottarelli

Leggo i giornali e strabuzzo gli occhi. Rileggo, e mi descrivono un Mattarella “capace”, se si scoccia dei no ripetuti dei partiti, di affidare l’incarico nientedimeno che a: Sabino Cassese; oppure a Carlo Cottarelli; oppure a Lucrezia Reichlin (v. foto). Non ci credo. La differenza tra Mattarella e me, che non sono nessuno e vaneggio, è questa. Sin dal primo giro di consultazioni, due mesi fa, avrei detto a tutti i partiti e casaleggi ricevuti: guardate, se vi trovate una maggioranza io l’incarico ve lo do, ma ad una condizione, che nel governo ci siano tre posti essenziali per la tenuta di questo Paese che rappresento. Il ministro della PA, Cassese; il ministro dell’Economia, Reichlin; il ministro dell’Innovazione, Cottarelli. Per il resto fate voi, non ho fretta. Se poi i competenti non vi interessano, alla fine ricordatevi che l’ultima parola sul governo da fare ce l’ho io. E che chi vuole andare a rivotare, sempre da me deve passare.

(PS) Cassese, Reichlin, Cottarelli: non piacciono a nessun politico italiano vivente, da Salvini sino a Cuperlo, Bersani e Fratoianni, passando per Renzi, Berlusconi, e compagnia cantando. Per disprezzo li chiamano (a destra) i tecnici,  (a sinistra)  tecnocrati o neo-liberisti. 

(PD) La domanda cruciale in questi giorni è: ma chi ha straperso può comandare nel pd? Risposta: lo devono decidere gli iscritti del pd, non Orlando, o Cuperlo, da soli.