Il prossimo sindaco sarà ancora solo?

A Lamezia voteremo nel 2019 e una proposta alla sinistra divisa intendo farla sin da ora. E’ chiaro che le divisioni, gli anatemi, i rancori della cd “sinistra” sono destinati a durare a lungo in Italia, dove la storica rottura tra Turati ed i massimalisti si ripropone nei secoli cambiando di nome. Adesso il problema sembra Renzi, che per alcuni dovrebbe suicidarsi per farci scaldare tutti al sol dell’avvenire, domani sarà un altro il traditore e poi un altro ancora. Le urne, come al solito, chiariranno le cose ma io non dimentico mai, negli anni settanta, un marxista-leninista incontrato a Lamezia, il quale mi spiegò che il suo gruppo era in crescita perché da un’elezione ad un’altra a Nicastro era passato da 1 voto a 2, con un aumento quindi del 100 per cento. Un modo di pensare che accomuna i minoritari di tutto il mondo. Quelli che amano stare all’opposizione eterna. Tornando a Lamezia , chiunque sarà il candidato alla carica di sindaco nel campo progressista, è utile che ci sia una svolta vera e profonda. Questa svolta a mio parere non può non essere la candidatura di una squadra, vale a dire l’aspirante sindaco deve chiedere il voto presentando subito i suoi assessori e i suoi collaboratori, dall’ufficio stampa al segretario comunale. Se ci fate caso, sia la Lo Moro che Speranza hanno incontrato molte difficoltà nel dotarsi di assessori efficaci, sino al caso estremo di Mascaro che il problema neppure se lo è posto. E’ paradossale che proprio quelli (quanti sono lo vedremo presto) che più di tutti se la prendono con “l’uomo solo al comando” quando sono andati al governo non avevano nessuna idea di persone in grado di collaborare con loro. O meglio, forse avevano pensato a Tizio e Caio, ma senza neppure avere interpellato Tizio e Caio. I programmi cartacei ogni scribacchino è in grado di produrli, affastellare parole non costa nulla, formare una vera squadra di governo con persone competenti disponibili a mettersi in gioco è una vera impresa. Alla quale nessun aspirante sindaco è sembrato in tanti anni sapersi dedicare forse perché è molto faticoso. O a Lamezia praticamente impossibile. Pertanto i bei propositi si sposano con tanti “vedremo, prima vinciamo”.