Buona domenica grillina

Sono contento che a meno di 3 mesi dalle elezioni tutti siano in grado, bambini compresi, di capire una parola ormai abusata e insignificante che è “populismo”. I grillini a caccia di voti le tentano tutte e adesso fanno l’occhiolino al Papa, ai dipendenti del terziario e ai sindacati oscurantisti con la proposta: domenica i negozi chiusi. E perchè devono uscire i giornali, ed essere aperti gli autogrill? Ecco i  nostri campioni della modernità, questi super tecnologici della rete che con un colpo solo fanno un favore a sè stessi (per i voti che prenderanno) e ai colossi dell’e-commerce. Se c’era bisogno (ma in Italia vige la regola che se non sbatti il grugno non capisci il pericolo) di conoscere le intenzioni politiche di questi pazzi furiosi che vogliono tutto insieme, un sussidio a tutti senza lavorare, la domenica a casa a vedere la D’Urso, il referendum per uscire dall’euro, l’eliminazione dei vaccini e degli aerei per preservare la nostra salute, insomma se c’era bisogno di conoscere per votar male, adesso siamo pronti. Pronti a consegnare l’Italia in mano a questi furiosi inventori di un mondo nuovo basato sul ritorno alla mitica economia di quando eravamo straccioni, come abbiamo già fatto consegnando la capitale d’Italia in mano ad una poveretta che non sarebbe in grado neppure di leggere il bilancio di una scuola. Ecco spiegato il populismo: cerca di immaginare cosa vuole il popolo, per parlare alla sua pancia evitando accuratamente di chiamare in causa un organo detto cervello. Tu chiamale se vuoi emozioni, e il lavoro per tutti verrà. Stampando moneta chiamata liretta e dando il potere di distribuirla ad un genovese comico che non fa ridere. Perchè l’Italia è destinata a piangere affidandosi ad un comico. E’ la specialità della casa: la dittatura non l’ha dovuta praticare forse un socialista? Dimenticavo. Dipendesse da me che credo nel mercato, gli orari dei negozi andrebbero liberalizzati e se di notte fossero aperti i centri commerciali meglio per l’economia di tutti. Altro che sfruttamento. Io sono per il: se lavori, guadagni; più lavori più guadagni. Se non lavori non devi guadagnare.