I dispetti della sinistra italiana

Sulle ancestrali divisioni e scissioni della sinistra italiana se ne scrive da decenni. Per venire all’oggi, su Repubblica ne parla il filosofo Roberto Esposito: “La sinistra italiana si divide per evitare che il soggetto politicamente più vicino possa prevalere. È vero che la responsabilità prima di questa sindrome risale a Renzi, la cui mossa iniziale è stata diretta contro il gruppo dirigente del proprio partito. Niente come il termine “rottamazione” è intriso di negatività. È stato questo punto di partenza a produrre una serie di reazioni a catena di cui oggi raccogliamo il frutto avvelenato”.

Io vorrei dire che sull’argomento da sempre (per es. dagli anni in cui si parlava di “programma comune della sinistra”, il famoso articolo di Magri e Napoleoni su Repubblica del 9/9/1978) ho un’opinione personale. La sinistra italiana è come quel marito che per far dispetto alla moglie è disposto a tagliarsi i gabbasisi. Veniamo all’oggi. Se Renzi è la moglie che ha tradito, a voi sembra logico che il marito per il rancore se li tagli?