Munchau: Tre fattori per cui la sinistra perde

Tutti i partiti europei di centro-sinistra appaiono in difficoltà. Ci sono 3 fattori  contro i quali è impossibile reagire contemporaneamente.

1) A causa della globalizzazione, che è cresciuta di pari passo con l’allargamento dell’Ue, i primi a rimetterci sono stati gli elettori di reddito medio-basso. Con l’emigrazione è cresciuta la concorrenza per i posti di lavoro e il libero spostamento dei capitali ha fatto calare le entrate fiscali dei governi, riducendo il loro spazio di manovra e mantenendo i salari industriali più bassi delle aspettative. La globalizzazione ha distrutto il rapporto tra crescita economica e stabilità politica dal momento che in passato i partiti si assicuravano il consenso con scelte politiche che aumentavano il Pil e l’occupazione. Ma in tempi di grande disuguaglianza retribuitiva queste misure aggregate perdono significato. In Italia si sono viste sia la stagnazione dei salari sia la scomparsa dei posti di lavoro per la delocalizzazione delle imprese subito dopo l’ingresso nell’Ue degli stati dell’Europa centrale e orientale. A ciò si è aggiunta l’apertura commerciale progressiva alla Cina.

2) L’euro ha di fatto neutralizzato molte misure macroeconomiche finora utilizzabili, prima fra tutti la possibilità di svalutare. Nel 1992 senza la possibilità di svalutare l’economia italiana non sarebbe stata in grado di stabilizzarsi negli anni successivi. L’euro ha messo fine ad ogni forma di  politica fiscale discrezionale, lasciando solo un piccolissimo spazio di manovra specie in paesi ad alto debito pubblico. L’unico strumento disponibile sono le riforme strutturali che danno benefici a medio e lungo termine e sono molto onerose per i partiti di centrosinistra. Si veda la riforma del mercato del lavoro in tempi di forte immigrazione quanto è stata nociva per la Spd tedesca.

3) La tecnologia. La nascita dell’intelligenza artificiale e dei robot sta facendo scomparire tanti posti di lavoro un tempo sicuri ed insostituibili. Il declino del lavoro industriale come percentuale dell’occupazione totale spiega le difficoltà dell’Spd tedesca che aveva la sua base elettorale particolarmente forte nell’industria manifatturiera. I sindacati sono in declino e così il sostegno dato ai partiti di sinistra si assottiglia, il terziario moderno è molto meno sindacalizzato e gli stessi lavoratori dei servizi, anche con paghe molto basse, non si riconoscono più nei partiti di centrosinistra.

Se questi partiti avessero solo da affrontare tecnologia e globalizzazione potrebbero inventarsi nuove occasioni di formazione o compensare coloro che sono retrocessi a causa della globalizzazione. Ma è l’euro che ha ridotto lo spazio della manovra fiscale annullando la possibilità di reagire agli scossoni economici ed è l’integrazione europea che impedisce di contrastare la globalizzazione.

L’Italia avrebbe dovuto respingere il trattato sul meccanismo di stabilità o perlomeno insistere perché i contributi non rientrassero nel computo del deficit fiscale. Nè avrebbe dovuto sottoscrivere la direttiva sulle ristrutturazioni bancarie che ha creato tutti i problemi sul piano finanziario. L’unica strada da imboccare è dunque sfidare la struttura di gestione della zona euro rifiutando il fiscal compact per poi esigere la creazione di titoli governativi dell’eurozona.

Testo tratto da: Wolfang Munchau (Sinistra attenta a quei tre, L’Economia, Corriere della Sera, 11/2/2017)