“Ma che cazzo stai facendo?” L’unica vera forma di amicizia è l’opposizione

Guia Soncini ha scritto un articolo parlando di “Non hanno un amico”, uno spettacolo di Luca Bizzarri. Secondo Bizzarri tutti quelli che non hanno un amico e quindi sono soli, lo sono perchè non hanno accanto uno  che quando è il caso gli dice: “Ma che cazzo stai facendo?”. Questa è la frase che ti fa entrare nell’età adulta. Aggiunge citando William Blake, l’unica vera forma d’amicizia è l’opposizione. Ma è vero?

Lo scrittore Francesco Piccolo dice che negli anni Sessanta «Moravia poteva stroncare un film di Pasolini sull’Espresso scrivendo: come ho detto ieri sera all’autore in trattoria. Un mondo di totale sincerità, anche brutale, che oggi si fa fatica a vedere. […] A quel tempo finiva che non si parlassero per una settimana, ma dopo riprendevano, e intanto avevi capito se un film era più o meno riuscito». La Soncini si chiede se a fare la differenza tra allora e oggi non sia la qualità delle opere ma quella delle relazioni. Insomma, uno può dire che il libro di Famoso Scrittore X non gli è piaciuto restandogli amico?

“Quando diciamo che Tizio evidentemente non ha amici, perché sta facendo una cazzata macroscopica, e lo diciamo implicando che a noi gli amici lo farebbero notare, se ci coprissimo di ridicolo, e lo diciamo con convinzione, sebbene nessun nostro amico abbia mai fatto altro che dirci che abbiamo ragione” è forse questa una definizione astratta e inverosimile dell’amicizia?

La frase che ti fa entrare nell’età adulta, dice Bizzarri, è «ma che cazzo sto facendo?».  Ma la frase più importante, spiega didascalizzando il tic lessicale di tutti e il titolo suo, è: ma che cazzo stai facendo? Quella che, appunto, dovrebbe dirci l’amico che non c’è.

“Non c’è stato un amico che abbia detto «ma che cazzo stai facendo» a quello che ha pensato facciamo una campagna modernizzando la Venere del Botticelli, con lo slogan «open to meraviglia». Non c’è stato un amico che abbia detto «ma che cazzo stai facendo» a quella che ha pensato do un’intervista in cui dico anche che ho una consulente per l’armocromia. Non c’è stato un amico che abbia detto «ma che cazzo stai facendo» a quello che ha pensato di fare un partito con Renzi”.

Secondo Guia Soncini, Lucio Dalla ha avuto un amico che lo ha spinto a limare quel verso perfettissimo e feroce e letterario che era «Ti hanno visto bere a una fontana che non ero io». Al contrario il rapper (o trapper) contemporaneo che non ritiene necessario l’uso di metafore e altre figure retoriche d’impiccio, e va dritto: «Sayonara, brutta pompinara», amici non ne ha.

Pensavo in questi giorni proprio a questo riguardo all’allenatore della Juve Allegri che pur avendo da anni uno staff di svariate persone non ha un solo amico che negli ultimi due anni sia stato capace di dirgli “Ma cosa cazzo stai facendo, è possibile che la tua squadra giochi così male?”. L’amico che ti dà sempre ragione, che ti blandisce e liscia, magari perchè come Allegri sei un milionario o perchè non accetti le critiche e sei un montato, semplicemente non è un amico.

Ci pensavo anche vedendo il film di Nanni Moretti “Il sol dell’avvenire” scritto da lui con tre donne ( Francesca Marciano, Federica Pontremoli, Valia Santella). Collaborare con Moretti deve essere difficilissimo, infatti il suo storico produttore, Angelo Barbagallo, ad un certo punto si è diviso da lui. Mi chiedevo se scrivendo la sceneggiatura una delle tre sia stata così “amica” da chiedere a Moretti “Nanni, che cazzo stiamo facendo?”. In quel film ci sono cose così imbarazzanti che non ritengo possibile che non siano state segnalate all’autore da un vero amico.

L’amico è solo quello che ha il coraggio di dirti liberamente in faccia quello che lui pensa. Che poi è molto diverso dal dirti la verità, perchè quello che uno pensa non coincide sempre con la verità, talvolta lo è altre volte no. Ma chi ti dice in faccia quello che vuoi sentirti dire non è un amico, può essere un tuo dipendente, un collaboratore, un socio, un amante, ma non un amico. Guardate, ci sono aziende, società di capitali, grandi imprese, ma anche regimi o Stati, che falliscono perchè nei gruppi di comando  sono rimasti soltanto “yes, man”. Ci vorrebbe un amico, talvolta al tuo fianco.