Le parole del Liceo Virgilio

(22nov2017) La preside del Liceo Virgilio di Roma Carla Alfano ha denunciato: un ‘clima mafioso instaurato da un gruppo di studenti che addirittura avrebbero stabilito un “porto franco” in cui si spaccia droga pesante come ‘eroina“, in un clima di “omertà paurosa“. “Siamo allibiti- hanno detto i rappresentanti degli studenti all’agenzia Dire- Vogliamo che si ristabilisca la realta’ dei fatti: non ci sono minoranze mafiose, non ci sono maggioranze omertose. C’e’ soltanto una comunita’ studentesca unita e combattiva e non riusciamo a capire perche’ la preside ci sta facendo la guerra”.

Basta intendersi sul significato delle parole: come si può definire il comportamento di 10 studenti che occupano una scuola impedendo agli altri 900 di far scuola? Prepotente (invece di mafioso)? Come si può definire il comportamento degli altri studenti e dei genitori che accettano tale prepotenza senza denunciarla e senza opporvisi, pur sapendo che si spaccia droga e  che le occupazioni sono la festa per comprare e consumare in piena libertà le droghe? Negligente (invece di omertoso)?

La senatrice Valentini del Pd, prima di fare l’interrogazione parlamentare urgente al ministro Fedeli per accertare se la preside dica il vero, non poteva andare a leggersi il Rapporto di Autovalutazione del Virgilio, pubblicato sul portale del Miur ‘Scuole in chiaro’ (datato 3 Luglio 2017), dove il clima è spiegato molto bene?

Sulla droga poi si è tutti remissivi. Basta dire: così fan tutti. E tutti vivono felici e contenti sino a quando un proprio figlio non ci lascia le penne.

Ecco perchè io sono per la liberalizzazione delle droghe leggere, perchè non ne posso più di questa tipica ipocrisia italiana, di questi struzzi che non vogliono vedere