Come il Manifesto anni fa spiegava i grillini

16/6/2016 La teoria del male minore questa volta è fuori gioco
BALLOTTAGGI. Le alternative al Pd sono pessime, ma questa volta non esiste la scelta del male minore (Alberto Burgio, il Manifesto)
Siamo contenti per l’esito del primo turno delle amministrative, ma soltanto a metà. La dura battuta d’arresto del Pd ci conforta, ma non ci nascondiamo che schiude prospettive nefaste. Questa ambivalenza è il nocciolo del problema, lo specchio più lucido della situazione.

Diciamoci una prima verità: le alternative al Pd sono pessime. L’odierno disastro discende in larga misura proprio daI trionfo del berlusconismo, reso oggi ancor più infestante dalla presenza di Salvini.

Non meno inquietante è la forza del M5S, che si dice post-ideologico ma è solo la rincorsa delle pulsioni prevalenti. Grillo ha rivelato un volto orrendo sui migranti, i diritti civili, persino gli ebrei, e l’unico valore agitato dai grillini (oltre alla trasparenza, in un contesto che occulta tutto ciò che conta) è la legalità. Come nell’Italia dei valori, planata nello squallore dei Razzi e degli Scilipoti.