E però/ Il solito giochetto del “ma anche” di Bonaccini e Schlein

Il Foglio ha fatto delle domande ai candidati alla segreteria PD Bonaccini e Schlein. Le loro risposte hanno in comune il giochetto del “ma anche” (Amo il dolce ma anche il salato). L’esempio che ho scelto riguarda l’argomento Ucraina.

La domanda del Foglio è stata: 3) Guerra. A un anno dall’inizio dell’invasione russa, crede necessario continuare a sostenere, sia finanziariamente sia militarmente, l’Ucraina, fino a respingere l’avanzata di Putin?

BONACCINI . Sì. Se l’Ucraina smette di difendersi allora smette di esistere. Ed è inaccettabile l’aggressione di un Paese sovrano da parte di una potenza che si riscopre imperialista e che vorrebbe attorno stati a sovranità limitata. (…) E’ però il momento di aprire davvero un’iniziativa diplomatica più forte e credo che l’Europa debba fare un passo avanti anche su questo, perché ci riguarda più di chiunque altro.

SCHLEIN Credo che sia giusto sostenere il popolo ucraino con ogni forma di assistenza necessaria a difendersi, per ristabilire il diritto internazionale violato da Putin. Ma non saranno le armi a porre fine alla guerra. Non possiamo aspettare che cada l’ultimo fucile per costruire una pace giusta.